Un altro episodio di sfruttamento della prostituzione a Casabianca di Fermo e un copione uguale a quello di moltissime altre storie dal medesimo argomento.

Due rumene giovanissime, 21 e 26 anni, una delle due, V.V. 26 anni, che invita la sua connazionale in Italia con la promessa di un lavoro onesto, un breve soggiorno a Bologna, per la vittima, prima di farla trasferire nelle Marche, di sequestrargli il passaporto e di obbligarla a prostituirsi per poi pretendere la metà degli incassi che derivavano dalle prestazioni sessuali offerte ai clienti fermani e non.

Una storia triste, domiciliata in Via Adami (Casabianca di Fermo), e al quale è stato messo un punto dai Carabinieri di Porto San Giorgio con l’irruzione nell’alcova, l’arresto della sfruttatrice – già nota alle Forze dell’Ordine e trasportata nel carcere di Camerino – e il sequestro di una somma di denaro pari a 3.000 euro, probabilmente i proventi dello squallido lavoro.