La vicenda del rapinatore solitario, dalla settimana scorsa chiuso nel carcere di Fermo, prosegue con la richiesta degli arresti domiciliari da parte del suo avvocato Marco Battellini.

Dopo un interrogatorio avvenuto proprio nel penitenziario fermano in cui l’indagato, Mazzieri, ha risposto a domande formulate dal Giudice del Tribunale di Fermo e dalle quali sono emersi dati già a conoscenza degli inquirenti ovvero che il motivo che avrebbe spinto il portorecanatese a compiere le rapine era la difficile situazione economica in cui versava, l’avvocato Battellini ha perorato la sua arringa.

Arringa che consisteva nel sottolineare gli istanti di poca lucidità che caratterizzavano i momenti in cui Mazzieri decideva di agire. Tesi questa avvallata dal modo in cui l’uomo metteva a segno i suoi colpi: sempre da solo e fuggendo bicicletta una volta racimolato il bottino. Modalità, queste, non proprio osservate da coloro che fanno il “mestiere” del rapinatore nella vita.

La richiesta degli arresti domiciliari è la proposta dell’avvocato ora al vaglio del giudice del Foro di Fermo