Martinelli e Lattanzi: scambio di accuse continuo
Sant'Elpidio a Mare | Botta e risposta prolungato attraverso la stampa tra i due ex alleati; e stasera i Democratici convocano un'assemblea pubblica all'Auditorium
di Pierpaolo Pierleoni
Continua, giorno dopo giorno, il batti e ribatti tra il sindaco Giovanni Martinelli e l’ex vicesindaco Franco Lattanzi, ormai in guerra aperta dopo l’addio dei Democratici e popolari dalla maggioranza amministrativa elpidiense. Negli ultimi giorni, dichiarazioni incrociate al vetriolo tra i due che due anni e mezzo fa, attraverso un apparentamento alla vigilia del ballottaggio, sancirono un’alleanza che sconfisse il centrosinistra da decenni alla guida della città.
“Il sindaco non ha rispettato gli accordi, si è rivelato inaffidabile, quindi non può gestire la cosa pubblica” ha tuonato Lattanzi dopo il rimpasto delle deleghe che ha estromesso i Democratici dall’incarico all’urbanistica. “Diomedi ha la mia stima personale ma non ne ho condiviso il metodo ha ribattuto poco dopo il primo cittadino. Di urbanistica non si è mai potuto parlare. Avevo diritto di scegliere un tecnico per ricoprire quella carica”.
I Democratici hanno anche attaccato Martinelli sul metodo adottato, definito autoritario e contrario a quanto da sempre chiesto dal gruppo Lattanzi. “Ponevamo una questione di metodo a cui successivamente avrebbe dovuto seguire un riassetto delle deleghe. Un metodo arrogante, senza alcuna condivisione, di cui la revoca degli assessorati è stato l’ultimo atto”. E di seguito la replica di Martinelli “Il tavolo di trattative dal quale è stato estromesso il sindaco per volontà di Diletti (coordinatore dei Democratici) non riuscì a raggiungere alcun accordo. Poi vennero da me e mi dissero che io ero il sindaco e io dovevo decidere. Era sottointeso che avrei dovuto decidere ciò che volevano loro”.
“La responsabilità di tutto quanto è accaduto è solo del sindaco – hanno accusato ancora Lattanzi e i suoi alleati”. “Se con noi è andata com’è andata, e con il centrosinistra è andata com’è andata, i cittadini non si chiederanno se il problema siano loro e non gli altri?” ha interrogato in risposta Martinelli. E stasera, all’Auditorium Giusti, si prevede un incontro a dir poco acceso in cui i Democratici spiegheranno ai cittadini la loro posizione.
Intanto, sembra profilarsi la convocazione del Consiglio comunale nel primo giorno utile, il prossimo 13 febbraio. Se come sembra prevedibile in quella data la Giunta Martinelli decadrà, ci saranno undici giorni di tempo per il decreto a firma del Presidente della Repubblica che sancirà lo scioglimento del Consiglio comunale in tempo utile per andare subito a nuove elezioni. Ed a quel punto, si profila una campagna elettorale infuocata, da preparare in fretta e furia. E chissà se la prossima volta il gruppo Lattanzi riuscirà ancora una volta ad essere ago della bilancia tra le due coalizioni o se uscirà depotenziato dal terremoto delle ultime settimane.
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06/02/2007
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