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Alberto Patrucco raddoppia per “Comicodisera”

| La rassegna cabarettistica di San Salvo continua a riscuotere successo

di Luigina Pezzoli

Alberto Patrucco

Il terzo appuntamento della quarta edizione della rassegna di teatro comico & cabaret "Comicodisera [ridere si spera]" a San Salvo, si presenta con una novità: lo spettacolo "Vedo buio" di Alberto Patrucco di giovedì 8 febbraio con inizio ore 21:15, presso il Centro Culturale "Aldo Moro" verrà replicato il giorno successivo, venerdì 9 febbraio. La prima data è dedicata esclusivamente agli abbonati, mentre la seconda è aperta a tutti. Alberto Patrucco, classe 1957, è un attore comico ampiamente conosciuto dalle platee del cabaret di tutt'Italia. La sua unica arma scenica è il linguaggio. Niente fronzoli né travestimenti. Soltanto la sua maschera naturale, duttile e vivacissima. Chi conosce questo comico anticonformista, sa come si presenta in palcoscenico: semplicemente con la sua faccia e la sua verve.

Abito di scena scuro, in omaggio alla scuola minimalista che imponeva massima attenzione alle mani e al volto. Voce profonda, almeno quanto i temi che affronta con apparente leggerezza, Patrucco rifugge ai travestimenti e ai lazzi pseudoclauneschi. La sua comicità ad ampio raggio d'azione non si sostiene sul "non-sense" o sul "demenziale". Al contrario, sfrutta temi attuali o estremi, come pure fatti, situazioni, avvenimenti anche recentissimi, ancora nelle orecchie di chi lo sta ascoltando. Patrucco scava con finezza nelle cose, nelle debolezze, nelle pose e nei comportamenti umani più che con cattiveria, con distaccato buonumore. Non vuole trasmettere messaggi, dice e ripete che non ha niente da insegnare a nessuno e, addirittura, afferma di non sapere di preciso ciò che vuole. E non gliene importa niente. Perché, di sicuro, sa ciò che non vuole.

Dalle tavole dei cabaret a quelle televisive di "Zelig Circus" prima e "Colorado Café Live" dopo, Alberto Patrucco continua a eccellere nell'arte del monologo che sa abbinare la risata alla riflessione. Non per niente, come pubblico e critica testimoniano, è oggi uno degli attori comici più completi e rappresentativi del nostro cabaret. Con Mondadori ha pubblicato "Tempi bastardi" (2003) e "Vedo buio" (2006): in quest'ultimo libro, considerato il primo manifesto del pessimismo comico, sono raccolte le sue riflessioni sulla società italiana, a partire dalla politica e dagli ultimi scandali che la stanno attraversando, per spaziare nei vizi e vizietti del suo popolo.

06/02/2007





        
  



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