Provvedimenti contro la violenza negli stadi
Ascoli Piceno | Messaggio dell'assessore provinciale Nino Capriotti: "Ripensiamo ai rapporti tra comuni e società"
di Nino Capriotti*

L'Assessore Provinciale Nino Capriotti
Nell’esprimere il più profondo cordoglio, come uomo di sport prima ancora che come amministratore pubblico, per la tragedia verificatasi a Catania, non posso che concordare con i provvedimenti che il Governo si accinge ad adottare per stroncare un fenomeno, quello della violenza che ruota attorno al mondo del calcio, che è drammaticamente cresciuto in questi anni.
Al di là delle considerazioni sul fenomeno della violenza che invade la società e quindi anche gli stadi, non posso fare a meno di sottolineare che il problema centrale è uno: l’adeguatezza degli impianti in cui si svolgono eventi che coinvolgono migliaia di persone.
Gli stadi italiani sono assolutamente inadeguati e le Amministrazioni comunali che ne sono spesso proprietarie non hanno le possibilità economiche di intervenire per ammodernarli. Credo che sia giunto il momento di ripensare radicalmente il rapporto tra Comuni e società sportive. Le società devono prendersi l’onere di gestire anche la struttura in cui si svolge la loro attività. Per far questo, ovviamente, devono avere una ragionevole prospettiva di rientro dei notevoli investimenti che saranno costrette ad effettuare. Le forme di questo rapporto potranno essere le più varie, ma non vedo altre soluzioni che trasferire ai sodalizi professionistici la gestione, anche per lungo tempo, degli impianti con la possibilità di integrarvi strutture polivalenti e servizi che rendano l’operazione economicamente sostenibile.
Questo per gli stadi che possono essere ristrutturati. Per quelli ormai fuori dal tempo, come il “Del Duca” di Ascoli, è ora di pensare ad altre soluzioni: fui attaccato da alcuni sapienti esponenti del centrodestra per aver proposto uno stadio nuovo a metà strada tra Ascoli e S. Benedetto. Chiedo a tutti se oggi, alla luce di quanto sta accadendo, sia una proposta fuori dal mondo. L’esempio ce lo dà il rugby: stiamo lavorando ad un accordo che porti le tre società di S. Benedetto, Ascoli e Castel di Lama a realizzare un nuovo unico impianto al confine tra i territori di S. Benedetto e Monteprandone. Il Comune sambenedettese è pronto a mettere a disposizione l’area, lavoriamo perché, con il sostegno della Provincia, possa sorgere quest’impianto a servizio di tutte le società.
*Assessore allo sport Provincia AP
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06/02/2007
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