Un gesto di follia, che poteva comportare conseguenze ben più gravi, quello accaduto sabato sera a Servigliano, e che ha visto protagonista una giovane marocchina di 22 anni, in un dramma di disagio e crisi familiare. La donna, Dounia Dihoaj,  ha esploso due colpi di pistola contro la madre ed il fratello minore, di 16 anni. I tre si trovavano nella villetta di un imprenditore di Servigliano, dove la madre, Gseyra Zohr, lavora come colf.

La 22enne magrebina, per ragioni che tutt'ora non sono ancora comprensibili, ha preso una pistola, si è nascosta in bagno, ed ha sparato al fratello minore vedendolo avvicinarsi. Il giovane per fortuna è riuscito a schivare i colpi ed a mettersi in salvo, anche se lo spavento è stato fortissimo. I carabinieri sono stati allertati dal proprietario dell'abitazione. Ma la giovane è rimasta barricata in bagno, per poi uscire alcuni minuti dopo, senza però lasciare l'arma.

A quel punto è stato il marito di una nipote di Romolo Funari, proprietario della casa, a tentare di disarmare la ragazza, approfittando di una distrazione. Ma la giovane ha reagito ed ha esploso tre colpi di pistola, uno dei quali ha colpito ad una gamba la madre della giovane, senza per fortuna gravi conseguenze.

A quel punto immediato l'intervento dei Carabinieri, che sono riusciti a disarmare Dounia, a farla calmare ed a condurla in carcere. Ora la 22enne marocchina è rinchiusa nel carcere di Teramo, con l'accusa di tentato omicidio. Ancora incompresi i motivi del gesto, mentre per Romolo Funari è scattata una denuncia per omessa custodia di armi.