Celani: "I lavori negli stadi a carico delle società."
Ascoli Piceno | Il primo cittadino in merito al tema della sicurezza riporta le tesi formulate nellOsservatorio per le Manifestazioni Sportive istituito presso il Ministero dellInterno.

Piero Celani
La sicurezza negli stadi è il tema affrontato dal sindaco Piero Celani nel corso della riunione all’Anci svoltasi ieri a Roma.
Il primo cittadino ascolano, rappresentante Anci nell’Osservatorio per le Manifestazioni Sportive istituito presso il Ministero dell’Interno, ricordando l’audizione svoltasi in Senato martedì scorso presso le Commissioni riunite Giustizia e Affari Costituzionali, ha fatto il punto della situazione.
Quattro, sostanzialmente, i temi trattati: i costi da sostenere per gli adeguamenti degli stadi, le aree attorno agli stadi, le linee guida per i Comuni e l’esternalizzazione della gestione.
“Innanzi tutto – ha dichiarato il sindaco Piero Celani – è però necessario, una volta per tutte e in modo assolutamente chiaro, togliere gli alibi alle società sportive per quanto riguarda la responsabilità dei costi. I lavori previsti dal decreto Pisanu devono essere a totale carico, non si discute, delle società”.
Per questo motivo l’Anci ha chiesto che l’espressione “all’adeguamento degli impianti possono provvedere le società utilizzatrici” vada riformulata con “all’adeguamento degli impianti devono provvedere le società utilizzatrici”.
Proseguendo nel suo intervento, il sindaco Celani, in merito all’adeguamento degli stadi, ha affermato che “noi possiamo occuparci di quello che riguarda la sicurezza esterna allo stadio che molto spesso va a configgere con la viabilità cittadina”.
Ma un altro aspetto critico che preoccupa il sindaco è che le norme stanno in qualche modo trasformando le aree circostanti gli impianti sportivi.
“Ci preoccupa molto – ha sottolineato Piero Celani – il fatto che avendo degli stadi all’interno delle città, questo decreto stia trasformando le aree limitrofe in una specie di zona off limits, una sorta di fortino. Dal punto di vista culturale ciò non aiuta lo spirito di aggregazione e non facilita il ripristino della serenità, visto che vanno sempre più assomigliando a dei campi di battaglia”.
Gli altri due punti trattati hanno riguardato le linee guida e le esternalizzazioni.
Per il primo punto si ritiene necessario attivare un tavolo di lavoro per la redazione di Linee guida finalizzate a facilitare i rapporti dei Comuni con le società calcistiche; linee guida che ogni amministrazione locale potrà adeguare alle proprie esigenze localistiche.
Quanto alle esternalizzazioni delle gestioni, il sindaco Celani ha affermato che “ ci vuole “chiarezza”. Noi – ha detto il primo cittadino – siamo per la privatizzazione nella gestione degli stadi ma non per dare gli stessi in proprietà alle società. Un fatto del genere limiterebbe anche gli sviluppi urbanistici delle città considerando che queste strutture sono al loro interno. Infine – ha sostenuto il sindaco Celani – diventando patrimonio delle società sportive seguirebbero l’iter civilistico delle stesse società per cui, ad esempio, in caso di fallimento, verrebbe a mancare quel discorso di utilità pubblica di cui oggi si parla”.
Al termine della riunione sono stati quindi istituiti tre gruppi di lavoro per elaborare delle proposte Anci in materia di privatizzazioni, oneri spese di adeguamento (con i Comuni di Arezzo,Cesena, Ascoli Piceno e Terni) ed aspetto culturale. Infine verrà avviata una ricognizione/monitoraggio delle spese fino ad oggi sostenute dai Comuni a seguito dell’emanazione dei decreti Pisanu.
Il primo cittadino ascolano, rappresentante Anci nell’Osservatorio per le Manifestazioni Sportive istituito presso il Ministero dell’Interno, ricordando l’audizione svoltasi in Senato martedì scorso presso le Commissioni riunite Giustizia e Affari Costituzionali, ha fatto il punto della situazione.
Quattro, sostanzialmente, i temi trattati: i costi da sostenere per gli adeguamenti degli stadi, le aree attorno agli stadi, le linee guida per i Comuni e l’esternalizzazione della gestione.
“Innanzi tutto – ha dichiarato il sindaco Piero Celani – è però necessario, una volta per tutte e in modo assolutamente chiaro, togliere gli alibi alle società sportive per quanto riguarda la responsabilità dei costi. I lavori previsti dal decreto Pisanu devono essere a totale carico, non si discute, delle società”.
Per questo motivo l’Anci ha chiesto che l’espressione “all’adeguamento degli impianti possono provvedere le società utilizzatrici” vada riformulata con “all’adeguamento degli impianti devono provvedere le società utilizzatrici”.
Proseguendo nel suo intervento, il sindaco Celani, in merito all’adeguamento degli stadi, ha affermato che “noi possiamo occuparci di quello che riguarda la sicurezza esterna allo stadio che molto spesso va a configgere con la viabilità cittadina”.
Ma un altro aspetto critico che preoccupa il sindaco è che le norme stanno in qualche modo trasformando le aree circostanti gli impianti sportivi.
“Ci preoccupa molto – ha sottolineato Piero Celani – il fatto che avendo degli stadi all’interno delle città, questo decreto stia trasformando le aree limitrofe in una specie di zona off limits, una sorta di fortino. Dal punto di vista culturale ciò non aiuta lo spirito di aggregazione e non facilita il ripristino della serenità, visto che vanno sempre più assomigliando a dei campi di battaglia”.
Gli altri due punti trattati hanno riguardato le linee guida e le esternalizzazioni.
Per il primo punto si ritiene necessario attivare un tavolo di lavoro per la redazione di Linee guida finalizzate a facilitare i rapporti dei Comuni con le società calcistiche; linee guida che ogni amministrazione locale potrà adeguare alle proprie esigenze localistiche.
Quanto alle esternalizzazioni delle gestioni, il sindaco Celani ha affermato che “ ci vuole “chiarezza”. Noi – ha detto il primo cittadino – siamo per la privatizzazione nella gestione degli stadi ma non per dare gli stessi in proprietà alle società. Un fatto del genere limiterebbe anche gli sviluppi urbanistici delle città considerando che queste strutture sono al loro interno. Infine – ha sostenuto il sindaco Celani – diventando patrimonio delle società sportive seguirebbero l’iter civilistico delle stesse società per cui, ad esempio, in caso di fallimento, verrebbe a mancare quel discorso di utilità pubblica di cui oggi si parla”.
Al termine della riunione sono stati quindi istituiti tre gruppi di lavoro per elaborare delle proposte Anci in materia di privatizzazioni, oneri spese di adeguamento (con i Comuni di Arezzo,Cesena, Ascoli Piceno e Terni) ed aspetto culturale. Infine verrà avviata una ricognizione/monitoraggio delle spese fino ad oggi sostenute dai Comuni a seguito dell’emanazione dei decreti Pisanu.
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