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Il rock acustico di Ciallella sul palco del Caffè Meletti

Ascoli Piceno | Martedì 27 febbraio alle 21:30 l'eclettico artista italo argentino sarà di scena presso lo storico ritrovo ascolano.

Finale col botto per la prima parte di stagione dei Martedì al Caffè Meletti. A salire sul palco dello storico caffè ascolano sarà la nuova scommessa della musica nazionale, l’italo argentino Pablo Ciallella, che si esibirà martedì 27 febbraio alle 21:30.

La voce del fortunato singolo "Dura la vita a Milano città" darà vita ad una performance dal sound acustico-intimista, in bilico tra Bob Dylan (con cui nel 1997 ha condiviso il palco il giorno del concerto bolognese in onore di Giovanni Paolo II) e Woody Guthrie.

Distribuito dalla Warner Music e prodotto dallo stesso staff di Tiziano Ferro, Pablo Ciallella racchiude l'essenza della musica popolare sudamericana e quella della classica tradizione italica. Pablo, dunque, proporrà al pubblico un repertorio in perfetto equilibrio tra folk e rock, forte di un’esperienza live vissuta tra Portogallo, Spagna, Argentina e Stati Uniti.

Per l’occasione gli chef del Meletti proporranno Dolci tentazioni e il Cocktail speciale, vere e proprie novità dell’angolo culinario.

Ingresso libero per la serata, anche se si consiglia la prenotazione dei tavoli allo 0736/259626.

Gli eventi sono promossi dal gestore Massimo Collina della Turismo Piceno, dalla Meletti srl presieduta dal commercialista ascolano Maurizio Frascarelli, dallo staff del Caffè con a capo Enzo Ruggieri, in collaborazione con la Fondazione Carisap e sotto la direzione artistica di Piceno Eventi di Pier Mario Maravalli.

Il programma puo’ essere consultato sul sito www.picenoeventi.it www.ascolidavivere.it  e prossimamente su www.caffemeletti.com  


Biografia di Pablo Ciallella

Marcelo Pablo Ciallella nasce a Lomas de Zamora, una delle periferie più povere di Buenos Aires, da papà italiano e mamma argentina. Arriva in Italia nel 1987 e si appassiona subito alla lingua italiana e alle canzoni popolari come "Mamma mia dammi cento lire", “Tu vuo fà l'ammericano", "Il ragazzo della via Gluck". La musica popolare del Sudamerica, mescolata a quella italiana che si ascoltava in casa, è la sua influenze principale. Pablo trascorre la sua giovinezza inquieta a Roccamandolfi, un paesino tra le dure montagne molisane, dove vive per 10 anni. Qui si diverte con giochi di prestigio, inventa giochi da tavola, disegna tutti i goal dei campionati di serie "A" su quadernoni-almanacco per la gioia dei suoi amici, abbozza fumetti e divora con gli occhi tutti i telefilm trasmessi in tivù. La sua prima esibizione risale alla quarta elementare, in cambio di un confetto al cioccolato.

La prima grande passione musicale di Pablo è il rock, che suona in tre gruppi contemporaneamente, reinterpretando i successi di Guns N'Roses, Metallica, AC/DC, per citarne solo alcuni; senza però dimenticare la parrocchia, dove crea scandalo con la sua personale interpretazione dei canti sacri. A 19 anni comincia a vagabondare per l'Italia traendo ispirazione dalle quotidiane avventure e disavventure di chi è in viaggio senza meta, scoprendo un altro grande amore, la poesia, e scrivendo gran parte del suo attuale repertorio di canzoni. E in questa fase della vita che Pablo scopre i cantautori e si appassiona alle opere di artisti che tuttoggi lo ispirano e lo affascinano, come Bob Dylan, Fabrizio De André, Bruce Springsteen, Woody Guthrie, Joaquin Sabina, Charly Garcia. Nel 1997 Pablo ripete l'ultimo anno di liceo e sostiene l'esame di maturità linguistica nella città di Campobasso.

Si trasferisce nello stesso anno a Milano, e qui inizia un lungo percorso di sperimentazione e ricerca artistica, che continuerà anche dopo l’incontro, avvenuto nel 2001, con i suoi attuali produttori discografici, Mara Maionchi e Alberto Salerno. A credere nel progetto e in Pablo è anche la Warner Music Italy, che quest’anno lo ha accolto nella rosa dei suoi artisti e lo ha presentato al grande pubblico con il primo singolo, Dura la vita a Milano città.

26/02/2007





        
  



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