Hillary si candida e i repubblicani sorridono
| Sebbene alcuni candidati democratici abbiano pochissime chance ci sono almeno due avversari che le daranno filo da torcere.
di Domenico Maceri*
“Conosco i Repubblicani di Washington e so come sconfiggerli” disse Hillary Clinton quando fece il suo annuncio che formerà un comitato esplorativo per la sua candidatura a presidente degli Stati Uniti. Ma prima di scontrarsi con l’eventuale candidato repubblicano l’anno prossimo l’ex first lady dovrà fare i conti con gli altri candidati democratici per la nomina del loro partito.
Sebbene alcuni candidati democratici abbiano pochissime chance ci sono almeno due avversari che le daranno filo da torcere. I due sono naturalmente Barack Obama, il senatore dell’Illinois, e John Edwards, ex senatore del North Carolina e già vice candidato di John Kerry nell’ elezione del 2004.
In teoria vincere la nomina del suo partito dovrebbe essere tutto facile per Hillary. L’ex first lady è la più conosciuta di tutti i suoi avversari essendo già stata residente della Casa Bianca fra il 1993 e 2001. Ha una struttura di consiglieri e contributori da far paura a tutti e naturalmente può contare con l’aiuto di suo marito il quale se non fosse per i limiti imposti dalla costituzione sarebbe ancora presidente degli Stati Uniti. Hillary ha anche l’esperienza diretta di come governare.
Si sa molto bene che lei non era la tipica first lady che si occupava semplicemente degli aspetti cerimoniali del lavoro. Inoltre ha già anche l’esperienza di candidarsi e vincere da se stessa. Le due elezioni al Senato dallo Stato di New York, vinte con forti margini, confermano la sua capacità di sconfiggere i repubblicani.
Impossibile battere Hillary dunque? Obama e Edwards ci proveranno e nessuno dei due vede la situazione impossibile da superare. Obama non avrà molta esperienza ma le sue doti di oratore e il fatto di essere afro-americano saranno usati come armi da sconfiggere qualunque avversario. Edwards anche lui non scherza con le sue doti oratorie che usò da uomo politico ma anche nel suo lavoro di avvocato in casi di risarcimento che lo resero ricco.
Oltre alle sue doti di oratoria limitata Hillary Clinton non riesce a comunicare con il pubblico dando l’impressione di una freddezza calcolatrice che conosce le questioni a fondo ma senza potere dimostrare gli aspetti umani dei quali suo marito e l’attuale presidente George W. Bush sono grandi maestri. Ma il tallone di Achille dell’ex first lady potrebbe essere il disastro della guerra in Iraq. Hillary Clinton ha votato per l’autorizzazione della guerra e a differenza di Edwards non ha ripudiato il voto limitandosi a dire che la guerra non è stata condotta in modo adeguato. Ciononostante la crescente impopolarità della guerra e l’ambigua posizione di Hillary sul ritiro delle truppe potrebbero essere la questione che le farà perdere la nomina e l’eventuale ritorno alla Casa Bianca.
I sondaggi recenti suggeriscono però che Hillary Clinton sia il candidato da sconfiggere. In scontri diretti con John McCain o Rudy Giuliani, i due più probabili avversari repubblicani, l’ex first lady ne uscirebbe vincitrice. Ma a questo punto si tratta di poco più che di conoscenza superficiale che non va oltre il nome. Ma in alcuni sondaggi per la nomina del partito democratico nelle elezioni primarie di Iowa e New Hamsphire Hillary Clinton non ne esce molto bene. Un sondaggio vede Edwards sconfiggere sia Obama che Hillary Clinton nello stato dell’Iowa. Un altro sondaggio per il New Hamsphire vede Obama al primo posto e Hillary Clinton e Edwards in pari posizioni. Questi stati che apriranno le elezioni primarie sono importanti perché le vittorie iniziali riescono a dare slancio ai vincitori e possono condannare i perdenti ad abbandonare la corsa.
Molto può succedere nei prossimi venti mesi di campagna elettorale. Alcune cose potranno essere controllate dai candidati ed altre sono fuori dalle loro mani. Per Hillary non ci sarà nulla da fare nella scelta del suo avversario repubblicano. Ma se gli elettori repubblicani sapranno che Hillary sarà il candidato democratico loro le sceglieranno un avversario che sarà l’anti Hillary. Solo l’idea di impedirle di creare la dinastia Clinton farà sorridere molti di loro.
*PhD della Università della California a Santa Barbara, è docente di lingue a Allan Hancock College, Santa Maria, California, USA.
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25/02/2007
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