Al BioFach 2007, la Provincia aderisce al manifesto europeo contro gli OGM nel biologico
Ascoli Piceno | Nellambito della fiera mondiale del biologico di Norimberga, lAssessore Marini contesta con forza la proposta della Commissione Europea di introdurre anche una minima soglia di OGM nei prodotti biologici. Gran successo dello stand provinciale.
L'Ass. Marini con Vandana Shiva al BioFach
“Il biologico è l'agricoltura del futuro, no agli ogm e no alle soglie di tolleranza nei prodotti bio”. Questo quanto emerso durante la fiera mondiale del biologico, il Biofach 2007, in corso di svolgimento a Norimberga nel quale l’Assessore provinciale all’Agricoltura e Turismo, Avelio Marini, ha rappresentato tutto il Piceno, la sua agricoltura e le sue peculiarità.
Il paradosso di una società che da un lato parla di cibo attraverso ogni media e dall'altra trascura problemi quali la crescente infertilità del suolo, la perdita di sapore del cibo, l'espulsione progressiva dei contadini dalle campagne, l'inquinamento di terre, falde e corsi d'acqua, la bio pirateria di poche multinazionali che mirano attraverso gli OGM a spossessare gli agricoltori dei loro semi contaminando le colture sono solo alcuni ma fondamentali spunti sui quali si è discusso approfonditamente e che hanno trovato il pieno dal parte della Provincia di Ascoli Piceno.
“Siamo da tempo impegnati nella promozione dell’agricoltura biologica nella nostra Provincia, stiamo lavorando affinché i contadini si riapproprino dei propri campi e delle proprie produzioni, valorizzando le sementi locali e quindi non possiamo che essere d’accordo con quanto emerso in sede di inaugurazione” sottolineava senza mezzi termini l’Assessore Marini che continuava “La difesa dei semi rurali, lo sviluppo del progetto Terroir delle Tartufaie, la valorizzazione della viticoltura di montagna sono solo alcuni dei progetti che mirano alla salvaguardia della biodiversità, su cui stiamo lavorando”
In quel di Norimberga, la Provincia di Ascoli Piceno ha quindi aderito con forza al “manifesto europeo contro gli OGM nel biologico”, respingendo l’ipotesi di appoggiare il nuovo regolamento europeo sul biologico senza le necessarie modifiche. Anche il sottosegretario italiano alle Politiche agricole, Stefano Boco, ha sottolineato, nel suo discorso, il rifiuto di qualsiasi soglia di contaminazione Ogm del biologico. Questa non altro che la risposta alla proposta di regolamento presentata dalla Commissione Europea, che prevede una soglia dello 0,9 % di organismi geneticamente modificati anche nei prodotti a marchio bio.
Una proposta respinta da tutti. Anche da Vandana Shiva la quale ha confermato la sua adesione totale alla battaglia per la non tolleranza della contaminazione Ogm. L’economista indiana ha citato alcuni esempi accaduti nel suo paese, per affermare che gli organismi geneticamente modificati laddove sono riusciti a penetrare hanno distrutto l’integrità della catena alimentare e hanno rovinato gli agricoltori. Inoltre, secondo Vandana Shiva, “non è vero che gli ogm riescono ad incrementare le coltivazioni, come promettono i fautori del biotech”.
“Usare la parola coesistenza è fuorviante – ha aggiunto Shiva – perché questo termine va bene quando 2 organismi coesistono senza interagire, nel caso degli Ogm, invece, c’è un’interazione negativa”. Parole sacrosante che la Provincia di Ascoli Piceno, dichiaratasi da tempo “OGM-free”, non può non approvare e sostenere.
Nello stand provinciale, preso d’assalto da diversi addetti ai lavori tedeschi, finlandesi ed austriaci, sono stati rappresentati diversi produttori aderenti al circuito della “filieracorta Picena”, favorendo l’instaurazione di nuovi contatti commerciali all’estero e promuovendo nel contempo il territorio Piceno. L’olio nostrano ha suscita grande apprezzamento per la sua qualità che rispecchia un modello di produzione ancora artigianale e genuino.
Sono stati avviati con i sindacati tedeschi progetti di cooperazione speciali per nuovi forme di commercializzazione di lavoro nel biologico. Insomma, una prima partecipazione, se vogliamo sperimentale, ma moto proficua. D’altronde, se il biologico in Europa ha avuto un’impennata del 15% nell’ultimo periodo un motivo ci sarà. E l’Italia riveste un ruolo di leader. E con essa la Regione Marche ed il Piceno, tra i maggiori produttori nazionali.
Le aziende rappresentate nello stand provinciale sono state le seguenti: Azienda Cartofaro di Ascoli Piceno, Azienda San Filippo di Offida, Azienda Malavolta di Massignano, Azienda Foglini e Amurri di Petritoli, Cantine di Castignano, Azienda Belsito di Ripatransone, Azienda Maroni e Marilungo di Campofilone, Azienda Villa Cicchi di Ascoli Piceno, Oleificio Silvestri Rosina di Spinetoli, Azienda Aurora di Offida, Azienda Il Boschetto di Malignano, Azienda Fiorano di Cossignano.
Il paradosso di una società che da un lato parla di cibo attraverso ogni media e dall'altra trascura problemi quali la crescente infertilità del suolo, la perdita di sapore del cibo, l'espulsione progressiva dei contadini dalle campagne, l'inquinamento di terre, falde e corsi d'acqua, la bio pirateria di poche multinazionali che mirano attraverso gli OGM a spossessare gli agricoltori dei loro semi contaminando le colture sono solo alcuni ma fondamentali spunti sui quali si è discusso approfonditamente e che hanno trovato il pieno dal parte della Provincia di Ascoli Piceno.
“Siamo da tempo impegnati nella promozione dell’agricoltura biologica nella nostra Provincia, stiamo lavorando affinché i contadini si riapproprino dei propri campi e delle proprie produzioni, valorizzando le sementi locali e quindi non possiamo che essere d’accordo con quanto emerso in sede di inaugurazione” sottolineava senza mezzi termini l’Assessore Marini che continuava “La difesa dei semi rurali, lo sviluppo del progetto Terroir delle Tartufaie, la valorizzazione della viticoltura di montagna sono solo alcuni dei progetti che mirano alla salvaguardia della biodiversità, su cui stiamo lavorando”
In quel di Norimberga, la Provincia di Ascoli Piceno ha quindi aderito con forza al “manifesto europeo contro gli OGM nel biologico”, respingendo l’ipotesi di appoggiare il nuovo regolamento europeo sul biologico senza le necessarie modifiche. Anche il sottosegretario italiano alle Politiche agricole, Stefano Boco, ha sottolineato, nel suo discorso, il rifiuto di qualsiasi soglia di contaminazione Ogm del biologico. Questa non altro che la risposta alla proposta di regolamento presentata dalla Commissione Europea, che prevede una soglia dello 0,9 % di organismi geneticamente modificati anche nei prodotti a marchio bio.
Una proposta respinta da tutti. Anche da Vandana Shiva la quale ha confermato la sua adesione totale alla battaglia per la non tolleranza della contaminazione Ogm. L’economista indiana ha citato alcuni esempi accaduti nel suo paese, per affermare che gli organismi geneticamente modificati laddove sono riusciti a penetrare hanno distrutto l’integrità della catena alimentare e hanno rovinato gli agricoltori. Inoltre, secondo Vandana Shiva, “non è vero che gli ogm riescono ad incrementare le coltivazioni, come promettono i fautori del biotech”.
“Usare la parola coesistenza è fuorviante – ha aggiunto Shiva – perché questo termine va bene quando 2 organismi coesistono senza interagire, nel caso degli Ogm, invece, c’è un’interazione negativa”. Parole sacrosante che la Provincia di Ascoli Piceno, dichiaratasi da tempo “OGM-free”, non può non approvare e sostenere.
Nello stand provinciale, preso d’assalto da diversi addetti ai lavori tedeschi, finlandesi ed austriaci, sono stati rappresentati diversi produttori aderenti al circuito della “filieracorta Picena”, favorendo l’instaurazione di nuovi contatti commerciali all’estero e promuovendo nel contempo il territorio Piceno. L’olio nostrano ha suscita grande apprezzamento per la sua qualità che rispecchia un modello di produzione ancora artigianale e genuino.
Sono stati avviati con i sindacati tedeschi progetti di cooperazione speciali per nuovi forme di commercializzazione di lavoro nel biologico. Insomma, una prima partecipazione, se vogliamo sperimentale, ma moto proficua. D’altronde, se il biologico in Europa ha avuto un’impennata del 15% nell’ultimo periodo un motivo ci sarà. E l’Italia riveste un ruolo di leader. E con essa la Regione Marche ed il Piceno, tra i maggiori produttori nazionali.
Le aziende rappresentate nello stand provinciale sono state le seguenti: Azienda Cartofaro di Ascoli Piceno, Azienda San Filippo di Offida, Azienda Malavolta di Massignano, Azienda Foglini e Amurri di Petritoli, Cantine di Castignano, Azienda Belsito di Ripatransone, Azienda Maroni e Marilungo di Campofilone, Azienda Villa Cicchi di Ascoli Piceno, Oleificio Silvestri Rosina di Spinetoli, Azienda Aurora di Offida, Azienda Il Boschetto di Malignano, Azienda Fiorano di Cossignano.
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17/02/2007
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