Questa l’accusa del presidente provinciale di Confesercenti Ennio Casturani. La causa di una simile, imbarazzante, condizione dal momento che si tratta di un luogo turistico a ridosso del mare e quindi interessante dal punto di vista di vacanze e relax, l’attuale caroprezzi - soprattutto per gli affitti degli immobili – vicino, per esosità, a quello che si registra in Sardegna d’estate.

Tutto ciò, unito ad un programma comunale che prevede poco per il divertimento dei giovani, fa si che il turismo del comune rivierasco sia lontano anni luce dal giro che Porto S Giorgio faceva registrare fino a qualche anno fa.
L’amministrazione comunale evidentemente interessata a far si che questa condizione sia temporanea sta lavorando in vista della prossima stagione estiva, assoluto cavallo di battaglia per un comune come quello sangiorgese che “mangia e beve” dal turismo.

“L’isola che c’è” è la proposta degli assessori Nuciari e Signore per chiamare una serie di eventi culturali in programma nell’isola pedonale del lungomare. “Siamo a buon punto anche con Porto S. Giorgio fà cultura – iniziativa che si pone l’obiettivo di coinvolgere artisti, associazioni e scuole della città per la realizzazione di una serie di manifestazioni” spiega l’assessore Nuciari. Abbiamo raccolto molte adesioni ed è una cosa su cui punto molto per la prossima stagione primaverile”

La base di partenza sembra buona, speriamo quindi in un risollevamento del turismo e dell’economia sangiorgese che vada incontro ai giovani anche e soprattutto di altre regioni italiane perché il nome di questo paese marchigiano sia sinomino di mare, relax e vacanze come era nei neanche troppo distanti ma lontanissimi, da molti punti di vista, anni ’80.