Multiservizi. Vincenzo Amato ed Andrea Alfonsi si dimettono
San Benedetto del Tronto | Con questo atto viene a mancare il numero legale e l'intero CdA va rinominato. Severe critiche dei due esponenti di An all'ex Presidente Salvatore Nico.
di Carmine Rozzi

Da sinistra V.Amato, L.Cava, A.Alfonsi
Multiservizi. Il sindaco Giovanni Gaspari ha ottenuto ciò che voleva? Si ricorderà che a più riprese e con toni decisi il Primo Cittadino aveva chiesto le dimissioni del Cda della partecipata di cui il Comune detiene il 99,09 %. A suo giudizio quella conduzione non riscuoteva la sua fiducia in quanto espressione di un’altra Amministrazione. Le dimissioni dei due consiglieri di An Vincenzo Amato e Andrea Alfonsi avvenute nella giornata di martedì sembrerebbero confermare il fatto ma sono gli stessi due membri dell’ormai ex CDA a puntualizzare.
”Lo abbiamo fatto perché, dall’avvento della nuova Giunta e del nuovo Sindaco, il Presidente della Partecipata (Salvatore Nico) aveva cambiato completamente atteggiamento instaurando tra dirigenza e personale un tale clima conflittuale che rischiava di portare alla paralisi gestionale”. Con la mancanza dei due membri e le dimissioni presentate a suo tempo dall’attuale consigliere di Foza Italia Andrea Assenti viene in pratica a mancare il numero legale pertanto l’intero organigramma deve essere rifatto ex novo tramite convocazione dell’Assemblea dei Soci.
I due esponenti di An non si fermano qui e per quanto riguarda il Presidente Salvatore Nico tengono a puntualizzare che la sua assidua frequentazione con il Sindaco ne aveva fatto un commissariato che con una conduzione scriteriata all’interno dell’azienda fatta di riorganizzazioni di servizi e dipendenti aveva portato quest’ultimi a chiedere l’appoggio dei sindacati. Grazie ad una maggioranza risicata Nico avrebbe fatto e disfatto tanto che Amato ed Alfonsi, per non avvalorare punti del giorno per loro controversi, erano ricorsi all’assenteismo.
Per quanto riguarda l’acquisto del parcheggio al Paese Alto che Gaspari aveva accusato i due di voler insabbiare Amato ed Alfonsi tengono a ricordare che il prezzo odierno è di molto, se non il doppio, di quello stabilito a suo tempo con una delle passate amministrazioni tanto da indurre l’allora Giunta Martinelli a sconsigliarne l’acquisto. “Ora si ristabilirà una certa calma, condizione essenziale per dare modo ai dipendenti di ritrovare quella serenità sufficiente a svolgere il proprio lavoro nel miglior interesse del servizio pubblico” fa rilevare il Coordinatore Luigi Cava augurandosi che il nuovo CdA non diventi l’anticamera dell’ufficio del Sindaco.
Amato nel dirsi dispiaciuto di non aver potuto portare a termine il mandato che sarebbe scaduto a settembre del prossimo anno si augura che ci sia un “passaggio delle consegne” tra i nuovi ed i vecchi membri del direttivo. Alfonsi, dal canto suo, si rammarica che a suo tempo l’ex Presidente della Multiservizi non abbia presentato tutto il C.d.A alla nuova Giunta preoccupandosi solo di esibire sé stesso :”Se non fosse stato così forse oggi non saremmo arrivati a questo punto”.
La Multiservizi copre settori come l’illuminazione pubblica, la segnaletica stradale, i parcheggi a pagamento e il controllo delle caldaie. :”Saremo potuti arrivare molto più in là – conclude Amato – con partecipazioni a progetti quali la darsena, Viale de Gasperi, la costruzione di un parcheggio da 700 posti macchine alla ex Asl di Via Romagna, ecc”. Per Giorgio De Vecchis non si può proprio dire di aver assecondato le richieste del Sindaco dato che il ruolo degli amministratori di partecipate e consimili non è quello di servire questo o quella forza politica ma solo ed esclusivamente la municipalizzata che sono stati chiamati a dirigere ed in secondo luogo le autorità amministrative, in questo caso il socio di maggioranza ovvero Gaspari e con esso il Comune di San Benedetto.
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04/01/2007
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