Via Piemonte. Segnaletica insesistente e marciapiedi vecchi di 40 anni
San Benedetto del Tronto | Insieme a Via Montebello, Viale Secondo Moretti e la riqualificata Via XX Settembre fa parte di quel gruppo di strade dallalta concentrazione di negozi e commerci di svariati tipi che sono il polmone economico della città.
di Carmine Rozzi

Via Piemonte, insieme a Via Montebello, Viale Secondo Moretti e la riqualificata Via XX Settembre fa parte di quel gruppo di strade dall’alta concentrazione di negozi e commerci di svariati tipi che sono il polmone economico della città. Lungo il suo percorso si trovano esercizi di generi alimentari, vestiari, verdura, parrucchieri, bar, ristoranti, agenzie immobiliari, ed altri. Un’offerta vasta e variegata che da anni lotta strenuamente per resistere all’avanzare sempre più aggressivo dei mega- centri commerciali.
Ci sono attività di vendita al minuto che sono sul posto da generazioni con clientela consolidata e fedele. Mentre la parallela Viale De Gasperi subisce negli anni un costante e preoccupante declino Via Piemonte, grazie alla dinamicità ed alla costanza della sua micro imprenditoria, è andata avanti riuscendo a conservare un suo status di isola felice nel preoccupante futuro del commercio cittadino. Ma cosa ricevono in cambio gli abitanti e gli esercenti dalla pubblica amministrazione? Solo interventi programmati e puntualmente rinviati o opere realizzate il più delle volte sotto l’effetto di una vera e propria mobilitazione popolare esasperata dalla mancanza di promesse troppo a lungo ignorate. “Noi di Via Piemonte l’ordinario siamo abituati ad ottenerlo a denti scoperti” commenta tra rassegnazione e rabbia un commerciante del luogo.
L’ultimo esempio in ordine di tempo è, nell’estate scorsa, l’energica presa di posizione dei commercianti e residenti poiché il cantiere che si occupava di ristrutturare la rete dei sottoservizi procedeva ad un ritmo tale da provocare la paralisi della via. Poi, terminati i lavori, Via Piemonte fu costretta a mobilitarsi un’altra volta per ottenere il nuovo asfalto della strada. Opera che normalmente rientra nella categoria delle manutenzioni d’ordinaria amministrazione, come la nuova segnaletica del tratto in questione. Ma, a distanza di circa otto mesi dalla stesura del nuovo bitume, non c’è ancora traccia delle demarcazioni stradali. Dai confini a nord di Via Montello fino alla zona sud all’altezza di Via Voltattorni, la strada è totalmente sprovvista di delimitazioni del traffico.
Non esistono strisce per i passaggi pedonali, né quelli per i parcheggi, siano essi orizzontali o a spina di pesce. Non si riescono ad individuare le soste per le macchine usate da persone diversamente abili così come non esiste l’importante segnaletica degli stop all’incrocio tra Via Piemonte e Via Abruzzi. Si parcheggia a memoria cercando di ricordarsi dove erano le strisce oppure a vista prendendo a riferimento la macchina del vicino. I marciapiedi non vengono ritoccati da almeno quarant’anni. In alcuni tratti gli abitanti o gli esercenti hanno cercato di rattoppare le buche e le crepe del selciato a loro spese con il risultato di essere immediatamente redarguiti dalla Polizia Municipale poiché trattasi di suolo pubblico.
Un esempio del livello raggiunto dall’incuria lo si trova al numero civico 30 dove c’è un vicolo cieco di ridotte dimensioni che è diventato una piccola discarica a cielo aperto con cartacce, erba incolta, spiazzo sterrato reso quasi melmoso dalle piogge invernali. Così come non si contano le buche e le crepe del pezzo di marciapiede all’altezza del numero 95. “Siamo cittadini di serie A quando si tratta di pagare l’Ici, equiparati ai livelli di Viale Secondo Moretti o Via Montebello, ma in quanto a manutenzione non siamo neanche da serie C” esclama un signore di mezza età che, a suo dire, parla con cognizione di causa visto che possiede un negozio in Via Montebello ma risiede in Via Piemonte.
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04/01/2007
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