Si abbassano le temperature e accresce la preoccupazione degli agricoltori
Ascoli Piceno | Il gelo preannunciato mette a rischio le coltivazioni del Piceno già in fase primaverile
di Luigina Pezzoli
Preoccupazione tra gli agricoltori del Piceno per l’abbassarsi delle temperature. Ad alimentare le ansie è soprattutto la possibilità che eventuali gelate possano danneggiare le produzioni di grano, ma anche la vite, l’olivo, gli ortaggi e le piante da frutta che, fiorite in anticipo a causa del clima mite delle scorse settimane, risultano facilmente vulnerabili al freddo.
A segnalarlo è la Cia, Confederazione italiana degli agricoltori di Ascoli, allarmata dalle conseguenze che le intemperie possono provocare ad un’agricoltura che già fa i conti con una situazione precaria e che risulta caratterizzata da una persistente crisi strutturale.
Come preannunciato, infatti, le temperature sono scese repentinamente e in molte zone sono andate sotto zero. La Cia rileva che sono a forte rischio tutte quelle piante che hanno avuto una gemmazione precoce e che in alcune zone sono anche fiorite. È il caso dei peschi, degli albicocchi, dei ciliegi, dei susini e dei mandorli. Ma anche per gli ortaggi (spinaci, finocchi, radicchio, cavolfiori, insalate, carciofi, asparagi) e per i fiori coltivati all’aperto o in serre non riscaldate, il rischio è piuttosto elevato.
Una preoccupazione avvalorata anche dalle previsioni del tempo che preannunciano per i prossimi giorni un ulteriore brusco abbassamento della temperature, portando quindi gelate al primo mattino e durante la notte. Un’eventualità, questa, che potrebbe provocare pesanti danni, in special modo se il freddo sarà accompagnato dal vento.
«Le colture delle campagne sono impreparate a resistere all’arrivo del maltempo, previsto con un drastico abbassamento delle temperature fino allo zero – ha spiegato Tonino Cioccolanti, Presidente della Cia di Ascoli - sta infatti irrompendo in Italia un’aria fredda di origine polare che, anche se è attesa per scongiurare la siccità dei mesi estivi, rischia di creare danni ingenti alla nostra agricoltura. Invitiamo pertanto gli operatori a recarsi negli uffici della Cia per effettuare una pre-adesione al piano nazionale assicurativo affinché si possa attivare una misura di sostegno al reddito degli agricoltori».
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30/01/2007
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