Dopo la morte di Dina Scoppa, l'anziana signora investia a Casette d'Ete nel pomeriggio di ieri da un furgone, si accendono tra i residenti della fraizone elpidiense le polemiche e le proteste per un tratto troppo pericoloso, in cui nel giro di pochi mesi sono due le vittime investite da veicoli in corsa.

Prima del tragico episodio accaduto ieri, la strada di Casette d'Ete era stata funestata da un altro gravissimo incidente, occorso a Bruno Chiurchiù.

L'uomo, proprio davanti alla propria abitazione, mentre stava lavando l'auto, era stato investito da un'auto ed ucciso sul colpo, dopo aver battuto il capo contro il parabrezza.

A questo punto, i cittadini chiedono un pronto intervento mirato a migliorare la sicurezza lungo quel tratto, soprattutto per i pedoni.

Si ipotizzano semafori intelligenti, e soprattutto rallentatori di velocità, in modo che i passanti lungo la strada possano dormire sonni tranquilli, e non si ripetano più episodi drammatici.