Le polemiche in atto da molti anni riguardanti la riqualificazione di Viale De Gasperi sembrano non avere fine. Per terminare la sola parte ovest fu impiegato più di un anno e mezzo tra mille difficoltà e intoppi, con la via transennata che procurò innumerevoli disagi per residenti, esercenti, automobilisti e pedoni. A lavoro quasi finito ci si accorse che certe rifiniture di abbellimento cozzavano clamorosamente con le più elementari norme di estetica e di sicurezza, come i paletti di sostegno per le fioriere che, per quanto concerne l'attuale Amministrazione, non saranno mai installate per il lato est mentre si pensa ad una diversa posizione ed ad un drastico ridimensionamento per quelli della zona ovest.

Mentre si presentano cinque diversi progetti per il lato est si dimentica che, di fatto, il lato ovest non è ancora del tutto terminato.Tanto per fare un esempio c'è da rivedere l'accentramento di passaggi pedonali, con altrettanti dossi, nella sola parte sud del Viale lasciando ai pedoni che debbono attraversare a nord la scelta tra il compiere una lunga deviazione o rischiare di varcare la strada nei punti senza strisce. A questo si aggiunge il restringimento della strada causato dalla ristrutturazione che non facilita di certo il passaggio dei camion addetti alla raccolta della nettezza urbana.

Il tutto va ad aggiungersi all’ ipotesi che prevede la distruzione di tutte le piante esistenti lungo il Viale per far posto ad alternative del traffico come la pista ciclabile che i residenti non hanno voluto al tempo dell’Amministrazione Perazzoli e tanto meno la desiderano oggi. Abitanti ed esercenti si sono da tempo dichiarati contrari a qualsiasi progetto che non preveda il loro diretto coinvolgimento affinché non si abbiano a ripetere le disagevoli situazioni riscontrate nel travagliato rifacimento del lato ovest. Pretendono che i diversi progetti vengano esposti pubblicamente in un Consiglio Comunale aperto e che il settore tecnico del Comune che li ha realizzati si presenti in almeno due riunioni del Comitato di Quartiere per illustrali alla cittadinanza.

Ed i signori Giovanni Marchionni, Alteo Berghi, Benito Di Bernardo, tutti residenti nella zona non hanno dubbi “Siamo un quartiere con almeno diecimila abitanti. Il nostro parere dovrà pur valere qualcosa. Una volta Viale De Gasperi era considerato il salotto buono della città. Ora regna il caos. Che nessuna si permetta di avviare qualsiasi lavoro senza aver sentito la popolazione che ci abita e lavora”. Nel mese di luglio il Sindaco Giovanni Gaspari si disse sicuro che i lavori per completare il lato est sarebbero iniziati a settembre. Aggiunse anche che la progettazione della seconda tranche avrebbe avuto come obbiettivo primario quello di tenere conto di alcuni sbagli fatti per il lato ovest.

“E per correggere gli sbagli della prima parte non si è trovato di meglio che prospettare di abbattere quel poco di verde che ancora rimane ?” si chiede infuriata la signora Matilde Tricarico che abita in una parallela del Viale. Un’altra ipotesi che sta facendo letteralmente infuriare il quartiere è quella di riproporre la pista ciclabile. “Siamo sconcertati e quasi offesi. Ci sentiamo presi in giro. Pensavamo di averlo espresso chiaramente al tempo di Perazzoli cosa ne pensavamo della pista ciclabile elencando tutti i perché del nostro no.

E, a quanto ci risulta, neanche l’attuale Sindaco sembra molto entusiasta dell’idea. Eppure su quattro dei cinque progetti si contempla la sua realizzazione. E allora noi diciamo: che provino a farla!” esclamano in coro un gruppo di pensionanti seduti su una delle panchine del lato est intenti a rubare qualche raggio di sole autunnale.