Confindustria: divisi per lavorare uniti
Porto San Giorgio | Ascoli e Fermo ora a tutti gli effetti indipendenti l'una dall'altra dopo il passaggio di 106 industriali del Fermano nella territoriale di appartenenza
di Pierpaolo Pierleoni

Federici
Con un incontro al David Palace Hotel di Porto San Giorgio si è sancito ufficialmente il passaggio di 106 industriali del Fermano da affiliati a Confindustria Ascoli alla territoriale di riferimento di Fermo. Un ritorno a casa, di fatto, a chiudere una sorta di diaspora durata per un decennio.
La decisione, presa già la scorsa settimana nel corso di una Giunta di Confindustria, con approvazione unanime. è stata ratificata a livello nazionale mercoledì dal presidente nazionale degli industriali Luca Cordero di Montezemolo.
Per ufficializzare l'importante cambiamento, erano presenti al David Palace i presidenti delle due territoriali protagoniste, Adriano Federici per Ascoli ed Alvaro Cesaroni per Fermo, insieme ai direttori e ad alcuni rappresentanti del mondo industriale delle due province marchigiane.
"Questo passaggio non è una sconfitta per Confindustria Ascoli, è solo qualcosa che andava fatto - ha dichiarato Federici - Ora spero che potremo dedicarci a problematiche realmente importanti, come la politica energetica, le infrastrutture e i servizi, argomenti che davvero stanno a cuore agli imprenditori che rappresentiamo. Ascoli e Fermo ora sono più unite e collaboreranno costantemente. Confindustria deve anche guardarsi intorno ed allacciare alleanze con i territori vicini, sia il maceratese che il teramano".
"Per noi è una grande soddisfazione - ha detto Alvaro Cesaroni - Prima era difficile portare avanti dei progetti insieme, agli industriali del Fermano mancava sempre qualcosa, e le politiche di collaborazione si possono fare quando si è sullo stesso livello. Ora è davvero è possibile lavorare uniti per ottenere importanti risultati. La politica energetica, le infrastrutture viarie e non, sono terreni che ci vedranno impegnati. Potremo anche lavorare in sinergia per proporre progetti e cercare di pottenere finanziamenti in Comunità Europea".
Gli industriali di Fermo ed Ascoli, quindi, trovano l'unità e l'armonia nel momento in cui è ufficiale e definitiva la loro divisione. Nessuna rivalità, ma due associazioni sovrane per appartenenza territoriale, attive in setori merceologici differenti, determinate a caminare di pari passo per la crescita del mondo industriale e dell'intero territorio.
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15/12/2006
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