Viale De Gasperi. Pista ciclabile sì, no, ni ?
San Benedetto del Tronto | In Commissione Urbanistica l'Architetto Davarpanah illustra cinque diversi progetti per il completamento del lato est. In tre di essi viene "resuscitata" la pista ciclabile, alla faccia del giudizio poco convinto dello stesso Sindaco.
di Carmine Rozzi

Pista ciclabile sì, pista ciclabile no, pista ciclabile….ni ! Il completamento del lato est di Viale De Gasperi sembra incentrato tutto sul ripristino o meno della pista ciclabile. Ha un bel dire il Sindaco che a lui una corsia per le due ruote in quel viale non lo entusiasma di certo. I tecnici guidati dall’Architetto Farnush Davarpanah hanno presentato in Commissione Urbanistica cinque diversi progetti di come completare la riqualificazione e in ben tre di essi si contempla la riedizione di un opera che, a suo tempo, si rilevò una goccia molto amara nel calice delle due legislature Perazzoli.
Per il resto un giudizio unanime e trasversale che il completamento del lato est non dovrà stravolgere il progetto iniziale ”Non a caso ho richiesto espressamente la collaborazione e l’assistenza dell’ex dirigente Bonfigli” ci teneva a sottolineare Davarpanah. Rivedere e correggere questo sì, là dove lo si ritenga opportuno, certe sbavature verificatesi nel lato ovest, uno per tutti: i famigerati paletti. Cinque proposte da discutere in successive assemblee tra i comitati di quartiere della città e, perché no? In una seduta aperta del Consiglio Comunale poiché Viale De Gasperi non è una strada qualsiasi ma è stata considerata fino ad una decina di anni fa il “salotto buono” o la “piccola city” cittadina.
Che poi vi abitino circa diecimila persone e sia destinato a diventare un evento regionale una volta attuato l’esperimento della centrale di teleriscaldamentoo non fa che aumentare la necessità di “condividere” la sua riqualificazione con il resto della città. Oltre al ripescaggio della pista ciclabile c’è un altro elemento nuovo nelle proposte avanzate dal settore tecnico: l’introduzione di una corsia di preferenza per i bus. Ma questa esclude e pretende l’abbattimento di tutte le piante tutt’ora esistenti sul tratto di Viale interessato.
Nel primo disegno i parcheggi farebbero il loro ritorno vicino ai marciapiedi mentre all’interno della strada trovano posto le corsie a senso inverso di marcia più una per i bus. Nella seconda idea si ripete l’assetto del lato ovest mentre vengono abbattute le aiuole che fanno da spartitraffico per lasciare il posto a due mini corsie (circa mt 1,20/1,50 di larghezza) a senso alternato per biciclette . La terza alternativa propone una unica corsia per biciclette nel mezzo e tutto il resto rimane inalterato. La pista ciclabile solo sul lato est con i parcheggi situati al centro a “spina di pesce” è l’opzione della quarta proposta. L’ultima possibilità propone la corsia preferenziale per bus (solo in direzione nor/sud) sul lato ovest, entrambi le corsie di marcia al centro e parcheggi solo sul lato est.
Secondo Davarpanah e suoi collaboratori, in tutti questi progetti, il numero dei parcheggi rimane quasi invariato con piccole variazioni. Per la minoranza è importante non artefare il progetto iniziale e coinvolgere il più possibile la cittadinanza (Lorenzetti, Forlì, Felicetti). Per la limitazione dei dossi ed il loro livellamento intenti trasversali di Piunti e Lazzari. E difatti per il lato est se ne annuncia già una drastica riduzione a due, massimo tre. Per l’Assessore alla Viabilità Capriotti la corsia preferenziale per i mezzi pubblici è da preferire a quella con una pista ciclabile, che può essere ripresa in altri tempi
“ Ora la cosa più importante è inquadrare a dovere questa riqualificazione con quella del vicino torrente Albula onde creare uno sviluppo omogeneo ed auto-integrante nella elaborazione del prossimo Piano del Traffico che dovrebbe vedere la messa in opera della rotatoria all’incrocio di Via Manara con la SS.16”.
Per l' Assessore ai LL.PP Vesperini un nuovo Piano del Traffico potrebbe tener conto di alcune interessanti proposte offerte da quello di Canestrai mentre la pista ciclabile non è da sottovalutare così come l’iniziativa di alcuni privati di costruire a proprie spese parcheggi seminterrati. Sul fuoco delle buone intenzioni per il momento getta un bel secchio d’acqua il Presidente del Quartiere Sant’Antonio, Alfonsi: “Parlate tanto di riqualificazione. Quello che si sta facendo in Viale De Gasperi è solo una buona e ordinaria manutenzione come impianto fognario, illuminazione e ripavimentazione. Niente di nuovo. E se non si valuterà attentamente i riscontri della viabilità si rischia di trasformare la strada in una seconda SS.16”.
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11/12/2006
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