La Regione incontra il territorio, le conlusioni del vicepresidente Agostini
Castel di Lama | Ospedale di Vallata, "sono necessari servizi migliori per tutto il territorio, per superare le criticità, come la carenza di personale e le liste di attesa"
L’incontro con i protagonisti dello sviluppo- sindacati e categorie produttive- è stato concluso dal vice presidente della giunta regionale, Luciano Agostini che ha sottolineato l’importanza dell’unione dei Comuni, forma giuridica che viene incoraggiata da una apposita legge regionale.
L’assessore ha precisato , inoltre, che occorre “partire dai contenuti, prima di costruire le strutture”.
Agostini ha poi parlato della nuova Provincia di Fermo, in risposta a coloro che sostengono che questa rappresenti un depauperamento del territorio. Agostini ha affermato che ”ormai la provincia c’è, bisogna fare in modo che questo non comporti un problema, ma venga invece garantita una forte integrazione con la Provincia di Ascoli Piceno.”
Naturalmente si è parlato anche del nuovo Piano socio-sanitario regionale e Agostini ha sostenuto che l’ospedale unico “non può essere un feticcio e nemmeno un’iniziativa che blocca i processi in attesa del ‘sol dell’avvenire’. Si tratta , invece, di costruire qualcosa in più, che sia in grado di fornire servizi migliori a tutto il territorio, superando le criticità., come la carenza di personale e le liste di attesa, raggiungendo un maggior equilibrio tra Ascoli e San Benedetto.”
Agostini ha anche affrontato il problema degli infortuni sul lavoro per dire che “serve una riflessione più ampia e azioni specifiche per superare il precariato.”
Quanto al tema dell’immigrazione, il vicepresidente ha detto che gli impegni presi in tema di Conferenza dell’immigrazione saranno mantenuti.
A tale proposito ha ricordato che in ogni caso la Regione ha fatto un grande sforzo sul fronte degli alloggi popolari, destinando circa 90 milioni di euro alle quattro province, impegno che comprende anche l’edilizia popolare per gli immigrati.
A questo intervento finanziario si aggiunge quello previsto dal Patto per lo Sviluppo di 27 milioni di euro per una sperimentazione di edilizia agevolata destinata anche agli immigrati. “In tal senso – ha proseguito- occorre che i Comuni facciano la loro parte , prevedendo Piani regolatori e destinando aree. Perché è chiaro- ha concluso- che lo sviluppo delle Marche si fonda su una crescita senza fratture.
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07/11/2006
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Betto Liberati