Dispersi. Arrivo del pontone rinviato a lunedì
San Benedetto del Tronto | Probabilmente per le avverse condizioni del tempo anche se molti bollettini riportavano per la giornata di sabato condizioni di mare favorevoli.
di Carmine Rozzi

Vista di una camera iperbarica
Il pontone che dovrà recuperare i corpi dei tre marinai scomparsi nel naufragio della “Rita Evelyn” dovrebbe essere sul posto del recupero non prima della giornata di lunedì. A comunicarlo è la Capitaneria di Porto di San Benedetto. Motivo del rinvio, come sempre, sarebbero le avverse condizioni meteo-marine anche se, per la giornata di sabato, il sito << www.meteomer.fr/ >> al quale ha fatto di recente riferimento la stessa società Ilma che ha poi emesso un bollettino successivamente rilasciato alla stampa dall’ufficio del Sindaco Giovanni Gaspari.
Esso prevede per la giornata di sabato vento con forza media sui 10/15 nodi in grado di sviluppare altezze d’onda intorno ai 50/100 cm. quindi ben al di sotto di quella massima tollerata dal pontone che è di 1, 4 metri. Gli altri siti riportano altresì per la giornata di sabato “mare poco mosso”. Qualcuno tra la folla di pescatori in perenne attesa davanti agli uffici della Capitaneria e sulla banchina del porto inizia a chiedersi se alla base di questi rinvii non vi sia qualche altra ragione.
Tuttavia a questo punto è lecito immaginare che anche gli osservatori che si trovano a bordo della motovedetta della Capitaneria dislocata nel perimetro intorno al punto del naufragio per monitorare sul posto l’evolversi della situazione climatica abbia espresso il suo parere. Ma, come si sa, il tempo è per sua natura mutevole e i suoi cambiamenti hanno messo più di una volta alla berlina gli stessi metereologi. Di certo c’è che ormai la task force composta da sei sommozzatori ha ultimato da tempo la decompressione in camera iperbarica e si appresta a sottoporsi alla compressione per portare il corpo alla stessa pressione che troverà in fondo agli ottanta metri sui quali si trova adagiata la “Rita Evelyn”.
Poi scenderanno in coppia dentro alla campana e inizieranno cicli di otto ore di ricerca dopo i quali daranno il cambio alle altre due coppie rimaste a bordo. Molti, specie gli stessi famigliari delle vittime, si chiedono in che stato saranno recuperati i corpi dopo più di una settimana di permanenza in acque profonde. Secondo il parere di esperti l’acqua non provoca la decomposizione ma si assiste al fenomeno della “saponificazione” la quale tuttavia non impedisce un riconoscimento sicuro dei corpi.
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04/11/2006
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