di Bruno Gabrielli *

"Trovo indecente la commistione di argomenti che il capogruppo consiliare dei DS Evangelisti ha posto in essere per giustificare la figuraccia rimediata nel consiglio comunale andato a vuoto per la mancanza del numero legale. Non si può infatti strumentalizzare una tragedia che ha sconvolto un’intera città per addossare le colpe alla minoranza rea soltanto di aver svolto il proprio ruolo politico.
La città doveva sapere che il giorno 23 alle ore 17,30 l’attuale amministrazione di centrosinistra non aveva una maggioranza in consiglio comunale su cui poter contare per governare. E così è stato.
Un fatto molto importante che non va assolutamente trascurato è che Gaspari la mattina di quel 23 novembre u.s. uscì su tutti i giornali chiedendo con veemenza che i componenti degli enti partecipati dal Comune nominati dalla passata amministrazione si dimettessero.

Richiesta nuovamente reiterata nell’infelice intervento dallo stesso Evangelisti. Cosa si cela dietro a tutta questa insistenza? Evidentemente all’interno della loro compagine politica vi sono appetiti da sfamare e la mancanza del numero legale in consiglio è stato un segnale lanciato al sindaco per fargli capire che si deve muovere in fretta.

Altro che ritardi a causa di imbottigliamenti nel traffico o chissà quale altra scusa. Caro Evangelisti abbiate almeno la decenza di non coinvolgerci in questi vostri affari di famiglia. Non vedo poi cosa possa entrarci in tutto questo la tragedia del Rita Evelin, sulla quale peraltro come opposizione abbiamo mantenuto un’atteggiamento molto responsabile nonostante le molteplici lacune evidenziate nella conduzione politica da parte del sindaco Gaspari e della sua giunta.

* Capogruppo Consiliare Forza Italia