Sgominato dai Carabinieri mini racket della droga con un giro d'affari di 20 mila euro a settimana
San Benedetto del Tronto | Il trio era composto da due giovani poco più che ventenni e da un 40enne. il più giovane ritenuto la mente della banda.
di Carmine Rozzi

Un vero e proprio mini racket che era riuscito a muovere il considerevole ammontare di circa mezzo chilo di droga a settimana per un giro di affari che è stato giudicato aggirarsi su 15/20 mila euro. L’operazione messa su dai Carabinieri coadiuvata dal Procuratore di Ascoli dott. Ettore Picardi ha portato all’arresto di F.B. e E.G., due giovani di di 20 e 22 anni di origine albanese e di L.R., trentenne italiano originario di Colli del Tronto.
L’unico pregiudicato del gruppo e ritenuto la mente del trio a delinquere era proprio il più giovane di appena vent’anni. Mentre l’italiano è risultato essere una figura secondaria nell’organizzazione e potrebbe cavarsela con una condanna agli arresti domociliari. Hashish e cocaina gli stupefacenti venduti ad una clientela definita “stabile” dalle forze dell’ordine in virtù della forte richiesta che purtroppo ancora sussiste nella Riviera.
Ritrovi e locali di svago della costa i principali mercati della banda. Dopo accurate perquisizioni avvenute all’interno delle macchine e delle case dei tre sono stati rinvenuti e sequestrati 190 grammi di hashish e 140 grammi di cocaina oltre a 2 mila euro in contanti frutto dello smercio. Vicino a tutto l’armamentario per la confezione sono state rinvenuti dosi di bicarbonato e mannitolo (zucchero usato come eccipiente delle forme farmaceutiche orali)sostanze atte a “tagliare” la coca che, se ben dosate, possono accrescere di quasi il doppio il quantitativo.
Gli agenti dell’Arma hanno rinvenuto altresì dosi di coca già confezionate in ovuli di plastica legati con il nastro adesivo delle quali gli spacciatori si disfacevano velocemente all’apparire delle forze dell’ordine. Ma proprio questo ripetuto lancio di oggetti sospetti ha messo i Carabinieri sulle tracce dei tre. Le indagini proseguono anche dopo il loro fermo perché si vuole probabilmente risalire più in alto possibile nella catena delle distribuzione visto che il giro sarebbe molto più ampio coinvolgendo oltre che a San Benedetto, città molto più grandi come Avellino, Bologna e Bari..
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25/11/2006
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