Onaosi: ricatto Regionale
| PERUGIA - I politici dovrebbero chiedersi se è giusto che la solidarietà sia imposta per legge attraverso un contributo forzato o non attenga alla sensibilità individuale e quindi su base volontaria.
In relazione al documento approvato dal Consiglio regionale in favore dell’Onaosi e contro l’emendamento alla finanziaria 2007 approvato alla Camera quest’organizzazione esprime tutto il proprio disappunto e condanna.
L’emendamento che ha consentito all’Onaosi nella finanziaria 2003 di ottenere un contributo forzato dai professionisti italiani iscritti agli Ordini sanitari d’appartenenza, è stato ottenuto con un blitz contro la volontà degli stessi professionisti e nell’assoluto silenzio. Questa organizzazione nel 2004 in soli 20 giorni ha raccolto ed inviato al Capo dello Stato oltre 10.000 firme di medici, farmacisti, veterinari, odontoiatri contrari alla contribuzione forzata.
Forse non molti sanno che l’Onaosi immediatamente dopo l’approvazione dell’emendamento ha provveduto a modificare il proprio statuto consentendo anche ai figli dei propri contribuenti vivi, quindi non solo agli orfani, di accedere ai propri servizi. Non molti sanno che l’Onaosi possiede diversi centri-vacanze e una casa albergo ove con una modica cifra sono ospitati i contribuenti in pensione.
L’amministrazione regionale farebbe bene a chiedersi perché la Corte dei Conti nel 2000 e quindi prima dello stesso emendamento che si vuole giustamente cancellare, abbia raccomandato all’Ente di ricondurre in maggiore equilibrio le proprie risorse finanziarie rispetto agli interventi assistenziali, in altre parole si era in presenza di un patrimonio spropositato rispetto a quanto utilizzato per l’assistenza.
I politici dovrebbero chiedersi se è giusto che la solidarietà sia imposta per legge attraverso un contributo forzato o non attenga alla sensibilità individuale e quindi su base volontaria. Forse fondazioni per la ricerca sul cancro o associazioni come Emergency godono di contributi obbligatori stabiliti per legge?
Per quanto riguarda i livelli occupazionali e la minaccia di una possibile riduzione degli stessi, questa organizzazione ritiene il problema un vero e proprio ricatto e suggerisce all’Ente di ridurre il proprio patrimonio immobiliare e gli elevati emolumenti e gettoni di presenza per i dirigenti e il Consiglio d’amministrazione.
L’emendamento in favore dell’Onaosi approvato con il sostegno dell’allora Ministro della Salute Sirchia è una pagina nera circa l'uso strumentale delle leggi finanziarie, è giusto che tale pagina sia cancellata e ribadita la supremazia del diritto e della libertà di scelta. Il nostro plauso va a quei politici umbri che hanno dimostrato coerenza e coraggio nell’assunzione delle proprie posizioni sulla vicenda.
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24/11/2006
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Betto Liberati