Messa in archivio la sconfitta di Ravenna, i rossoblù questo pomeriggio hanno proseguito la loro preparazione al Ciarrocchi, in vista della difficile trasferta, seconda consecutiva, di Castellammare di Stabia contro le “vespe” di Ezio Capuano.

Il tecnico Ugolotti ha diviso la squadra in due gruppi, da una parte i centrocampisti, che hanno lavorato sui tiri in porta, dall’altra parte difensori e attaccanti, che hanno provato varie situazioni di gioco, quindi a conclusione di tutto ciò, ha fatto disputare una partitella.

Hanno svolto regolare allenamento, Morante a riposo a Ravenna e Landaida uscito alla fine del primo tempo in terra romagnola causa la sua caviglia; non hanno partecipato alla seduta pomeridiana, Tripoli colpito dall’influenza, Mattia Santoni ancora alle prese con uno stiramento e Fragiello rimasto a riposo precauzionale.

Domani pomeriggio verrà disputata un’amichevole a Controguerra contro la locale formazione.
I rossoblù, soprattutto in questa settimana, stanno svolgendo parecchi allenamenti sul sintetico del Ciarrocchi, ad eccezione di domani pomeriggio, dove andranno appunto a Controguerra, perché al Menti Di Castellammare, troveranno il terreno di gioco in erba sintetica, leggermente diverso ovviamente dal terreno in erba naturale, mi riferisco ai rimbalzi della sfera e alla velocità maggiore che acquista la stessa sul sintetico.

Anche se è presto per parlare di formazione, il tecnico Ugolotti, dovrebbe disporre, per la difficile trasferta in terra campana, di tutti gli uomini a sua disposizione, ad eccezione dello sfortunato Michele Santoni e di Tinazzi, squalificato per un turno, dunque dovrebbe rientrare il bomber Morante rimasto ai box per due gare.

In casa campana, il tecnico Capuano, invece non potrà disporre del centrocampista Esposito squalificato, e del bomber Castaldo, infortunatosi nella gara contro il Gallipoli, distorsione alla caviglia per lui.

Nelle fila della Juve Stabia militano tre giocatori che in passato hanno vestito la casacca rossoblù, mi riferisco ai fratelli Fabio ed Alfredo Femiano e ad Antonio De Rosa