Oliva tenera ascolana e qualità del territorio. Un convegno dello Slow Food.
Ascoli Piceno | Tutti i relatori intervenuti hanno convenuto che l'oliva tenera è un frutto di eccezionale valore in sé ed ha delle caratteristiche che lo qualificano come uno dei migliori a livello mondiale.
di Francesca Romana Rinaldi
Nell'ambito della manifestazione dedicata all'oliva tenera ascolana e alle eccellenze del territorio piceno, venerdì 9 novembre nella Sala del Consiglio Provinciale di Ascoli Slow food ha organizzato un interessante convegno dedicato al prelibato frutto degli ulivi del Piceno, diventato famoso in Italia e fuori soprattutto come “olive fritte all'ascolana” .
Presenti alla manifestazione i Presidenti della Camera di Commercio Comm. Enio Gibillieri e della Fondazione Carisap Dott. Vincenzo Marini, oltre all'Ass.Villone in rappresentanza del Sindaco Piero Celani.
Tutti i relatori intervenuti hanno convenuto che l'oliva tenera è un frutto di eccezionale valore in sé ed ha delle caratteristiche che lo qualificano come uno dei migliori a livello mondiale.
Il recente riconoscimento del marchio D.O.P. da parte degli organismi Europei è una conferma ufficiale di questa eccellenza, che potrà contribuire finalmente a una migliore conoscenza di questo pregiato prodotto e alla sua affermazione anche con risvolti di carattere economico, capaci di favorire un aumento della sua attuale limitata produzione .
I vari relatori, tra cui un esperto dell'Università di Firenze, hanno rilevato che la particolare bontà e il valore dell'oliva tenera ascolana sono il risultato di una coltivazione fatta da tempo immemorabile su un territorio ricco di particolari caratteristiche, rimasto sostanzialmente integro e privo di sostanze inquinanti.
Il Prof. Leonardo Seghetti dell'Istituto Tecnico Agrario di Ascoli ha fatto presente che proprio per assicurare la qualità delle olive tenere ascolane tradizionalmente le stesse vanno raccolte con religiosa cura a mano. Inoltre, da recenti indagini effettuate presso il suo Istituto, si è potuto constatare che anche quelle piccole, utilizzate per produrre l'olio, presentano elementi di assoluto valore. Infatti è risultato che questo olio contiene un grande quantità di acido oleico ricco di antiossidanti e presenta pregiate caratteristiche organolettiche.
Considerazioni confermate dal Prof . Giusto Giovannetti Dirigente del Centro Colture Sperimentali di Aosta, il quale ha fatto presente che il territorio piceno ha particolari caratteristiche, quelle che favoriscono la produzione di una grande quantità del pregiato tartufo.
Si tratta, evidentemente, di quel fenomeno che in Francia hanno individuato prima di noi e cioè la presenza del “terroir “, e cioè quelle particolari caratteristiche che distinguono un suolo da un altro e che consentono le produzioni di eccellenza eno-gastronomica che si distinguono per bontà, qualità ed unicità.
Il Dott. Mariano Landi Dirigente del Servizio Produzione Internazionalizzazione della Regione Marche ha affrontato il problema del mercato, che per quanto riguarda l'oliva tenera ascolana, ancora non esiste: il motivo principale è che la produzione non è particolarmente elevata perché il reddito dei produttori è scarso.
Si tratta, quindi, di creare le condizioni per aumentare il reddito dei coltivatori e rendere conveniente la produzione dell'oliva tenera ascolana. Un obiettivo che può essere favorito da iniziative come questa organizzata dallo Slow Food. Analogo accenno al problema del reddito dei coltivatori è stato fatto da Perozzi, che, quale Presidente della Vinea di Offida, opera nel campo.
Antonio Attorre, Presidente dello Slow Food delle Marche, ha voluto confermare la filosofia che è alla base dell'attività della sua associazione: valorizzare l'aspetto identitario di ogni prodotto, salvaguardare la varietà, privilegiare la sostenibilità ambientale, tenere presente anche la dimensione turistica della valorizzazione dei prodotti, per finire alla condivisione dei problemi dei produttori da parte dei consumatori.
Il convegno è stato chiuso dal Avelio Marini Assessore al Turismo della Provincia di Ascoli, che ha confermato il grande interesse della Provincia alla valorizzazione delle produzioni di eccellenza nel settore agroalimentare, che sicuramente sono un ulteriore elemento per lo sviluppo del turismo Piceno.
Presenti alla manifestazione i Presidenti della Camera di Commercio Comm. Enio Gibillieri e della Fondazione Carisap Dott. Vincenzo Marini, oltre all'Ass.Villone in rappresentanza del Sindaco Piero Celani.
Tutti i relatori intervenuti hanno convenuto che l'oliva tenera è un frutto di eccezionale valore in sé ed ha delle caratteristiche che lo qualificano come uno dei migliori a livello mondiale.
Il recente riconoscimento del marchio D.O.P. da parte degli organismi Europei è una conferma ufficiale di questa eccellenza, che potrà contribuire finalmente a una migliore conoscenza di questo pregiato prodotto e alla sua affermazione anche con risvolti di carattere economico, capaci di favorire un aumento della sua attuale limitata produzione .
I vari relatori, tra cui un esperto dell'Università di Firenze, hanno rilevato che la particolare bontà e il valore dell'oliva tenera ascolana sono il risultato di una coltivazione fatta da tempo immemorabile su un territorio ricco di particolari caratteristiche, rimasto sostanzialmente integro e privo di sostanze inquinanti.
Il Prof. Leonardo Seghetti dell'Istituto Tecnico Agrario di Ascoli ha fatto presente che proprio per assicurare la qualità delle olive tenere ascolane tradizionalmente le stesse vanno raccolte con religiosa cura a mano. Inoltre, da recenti indagini effettuate presso il suo Istituto, si è potuto constatare che anche quelle piccole, utilizzate per produrre l'olio, presentano elementi di assoluto valore. Infatti è risultato che questo olio contiene un grande quantità di acido oleico ricco di antiossidanti e presenta pregiate caratteristiche organolettiche.
Considerazioni confermate dal Prof . Giusto Giovannetti Dirigente del Centro Colture Sperimentali di Aosta, il quale ha fatto presente che il territorio piceno ha particolari caratteristiche, quelle che favoriscono la produzione di una grande quantità del pregiato tartufo.
Si tratta, evidentemente, di quel fenomeno che in Francia hanno individuato prima di noi e cioè la presenza del “terroir “, e cioè quelle particolari caratteristiche che distinguono un suolo da un altro e che consentono le produzioni di eccellenza eno-gastronomica che si distinguono per bontà, qualità ed unicità.
Il Dott. Mariano Landi Dirigente del Servizio Produzione Internazionalizzazione della Regione Marche ha affrontato il problema del mercato, che per quanto riguarda l'oliva tenera ascolana, ancora non esiste: il motivo principale è che la produzione non è particolarmente elevata perché il reddito dei produttori è scarso.
Si tratta, quindi, di creare le condizioni per aumentare il reddito dei coltivatori e rendere conveniente la produzione dell'oliva tenera ascolana. Un obiettivo che può essere favorito da iniziative come questa organizzata dallo Slow Food. Analogo accenno al problema del reddito dei coltivatori è stato fatto da Perozzi, che, quale Presidente della Vinea di Offida, opera nel campo.
Antonio Attorre, Presidente dello Slow Food delle Marche, ha voluto confermare la filosofia che è alla base dell'attività della sua associazione: valorizzare l'aspetto identitario di ogni prodotto, salvaguardare la varietà, privilegiare la sostenibilità ambientale, tenere presente anche la dimensione turistica della valorizzazione dei prodotti, per finire alla condivisione dei problemi dei produttori da parte dei consumatori.
Il convegno è stato chiuso dal Avelio Marini Assessore al Turismo della Provincia di Ascoli, che ha confermato il grande interesse della Provincia alla valorizzazione delle produzioni di eccellenza nel settore agroalimentare, che sicuramente sono un ulteriore elemento per lo sviluppo del turismo Piceno.
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12/11/2006
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