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Finanziaria 2007: un dilemma ai comuni di Castignano e Appignano

Ascoli Piceno | Meglio la Comunità montana o l’Unione dei Comuni della Vallata del Tronto?

di Guido Castelli*

Castelli Guido


La legge Finanziaria varata dal Governo Prodi, se chiederà indistintamente a tutti i comuni molteplici lacrime e parecchio sangue, porrà ai Comuni di Castignano ed Appignano un dilemma tutto particolare: quello di optare tra l’appartenenza alla Comunità Montana del Tronto oppure all’Unione dei Comuni della Vallata del Tronto.

Castignano ed Appignano sono gli unici comuni della provincia ad appartenere ad entrambi gli organismo e, in proposito, l’art. 79 della Finanziaria è chiaro: “i Comuni che, all’entrata in vigore della presente legge, facciano parte sia di un’unione di comuni sia di una comunità montana debbono recedere dall’uno o dall’altro ente entro 6 mesi”.

La ratio della norma, evidentemente, è quella di contenere i costi della politica e di evitare la proliferazione di strutture sovracomunali.

E dunque se i consigli comunali dei paesi interessati dovranno sciogliere nel prossimo mese la riserva prescritta dalla Finanziaria, l’argomento impone automaticamente una riflessione più generale sulla funzionalità delle unioni di comuni. In una provincia che, purtroppo, presto conterà su appena 200.000 abitanti sono davvero necessari questi organismi oppure sarebbe sufficiente, in un ottica che privilegia il cittadino e non la distribuzione delle poltrone, l’attivazione concreta di servizi in forma associata ? E per quale motivo la Regione Marche non ha mai provveduto a disciplinare compiutamente la materia, omettendo di definire con precisione il riordino di tutte le associazioni dei comuni, comprese le comunità montane ? Qual è il costo di funzionamento di questi enti ?

Sono interrogativi non peregrini ai quali gli stessi senatori DS Cesare Salvi e Massimo Villone hanno dedicato “pagine di fuoco” nel volume “il costo della politica” dedicato proprio agli sprechi istituzionali.

Per il momento una cosa sola è certa: tra un semestre o l’unione dei comuni o la comunità montana del Tronto perderanno qualche pezzo, diventando più piccole e  riducendo, così, ulteriormente la loro capacità di intervento sul territorio di riferimento.

*consigliere regionale AN

04/10/2006





        
  



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