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Finanziaria: cancellata la norma sul 5 per mille

| ANCONA: Castelli (AN): Mozione in consiglio regionale e mobilitazione di AN in tutte le Marche per il terzo settore.

di Guido Castelli*

 La Finanziaria appena varata dal Governo Prodi cancella la norma sul 5 per mille ed infligge un grave colpo al mondo del volontariato e del non profit.

Come si ricorderà, l’anno scorso, la legge n. 266/95 (Finanziaria per il 2006) aveva introdotto la possibilità per ciascuna persona fisica di devolvere il 5 per mille dell’IRPEF in favore degli non profit sulla base di una preferenza espressa nella dichiarazione dei redditi. I beneficiari della misura potevano essere sia le associazioni di volontariato e di promozione sociale che le ONLUS. Ed il contribuente avrebbe potuto anche scegliere di sostenere la ricerca scientifica e sanitaria o le attività sociali svolte dal comune di residenza.

Una norma che era stata accolta con enorme soddisfazione da tutto il “terzo settore” e che aveva stimolato migliaia di associazioni ad iscriversi nel registro dei beneficiari appositamente predisposto dall’Agenzia delle Entrate.

Ora tuttavia il Governo Prodi intende cancellare questa norma che aveva anche il merito di rendere il contribuente libero di scegliere il soggetto o l’attività sociale ritenuta meritevole di sostegno.

Contro questa decisione, che non esito a definire “sciagurata”, è necessaria una mobilitazione di tutto il mondo non profit e di quanti credono nella possibilità di una scelta filantropica che responsabilizzi direttamente il cittadino attraverso una scelta semplice e consapevole.

A questo riguardo ho predisposto una mozione in consiglio regionale che impegna il Presidente della Giunta Spacca ad adottare, presso il Governo Nazionale, ogni più opportuna iniziativa di sensibilizzazione tesa a favorire il ripristino del 5 per mille.

La stessa iniziativa sarà riproposta in ogni Comune marchigiano da parte di Alleanza Nazionale che invita ogni cittadino impegnato nel sociale ad aderire a questa mobilitazione volta, innanzitutto, a tutelare i più deboli e gli svantaggiati: saranno loro i primi a pagare le conseguenza della decisione governativa.

*consigliere regionale AN

03/10/2006





        
  



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