Si dà il caso che ai ragazzini delle elementari si perdoni la "confusione" - dice lui, ma chi ci crede?.. - tra Pyong Yang capitale Nord-Corea e Kim Jong-il suo presidente.
Si dà il caso che Remigio, detto onorevole, sia invece un parlamentare della nostra irredimibile Repubblica.
Sicché l'uomo della strada e la casalinga di Amandola si aspettano da lui un minimo di decente informazione.
Non cultura, ci mancherebbe altro, merce smarrita da quando - temporibus illis - agli scranni si arrivava dopo un cursus honorum che lèvati! (ma tanto bene non doveva andare già allora, se Caligola volle innalzare al rango senatorio il cavallo preferito. Messaggio inequivocabile, di una chiarezza cavallina).

Non cultura, dicevamo. Informazione sì, almeno, visto che fra i molti privilegi i nostri onorevolicchi dispongono ogni momento di rassegne-stampa a tonnellate, tutto il leggibile che l'uomo della strada per comprarlo dovrebbe impegnare pure lo stipendio dei bisnipoti.
Loro - come qualsiasi politico, anche locale di piccola taglia - ce l'hanno lì, a disposizione, tutti i giorni, gratis e pronto per la lettura, almeno per un'elementare infarinatura, hai visto mai che inciampi in una iena.

Vero però che bisogna saper leggere (sempre che l'ignoranza non sia crassa e "onorevole").
E qui casca l'asino ( detto somaro ): i nostri parlamentari sanno appena contare.
I voti, nella fattispecie.

Infatti non si deprima il buon Remigio, che la compagnia non gli manca: un suo collega confonde Darfur con fast food, la sussiegosa italoforzuta Gardini ignora la CONSOB, e via asineggiando. Al confronto la sua figuraccia è un FIGURONE.
"E'stato divertente" dice Remigio.

Non si divertano troppo i nostri onorevolicchi: fare gli arrogantelli, scappare, atteggiarsi - tanto "quelli" sono iene e pure femmine - non dura.
La gente è sempre più incazzata, ci mette un amen il depredato a diventare iena e fare onore al nome (visto mai come spolpano le prede?).