La Provincia lavora per fare di Ascoli un polo turistico congressuale"
Ascoli Piceno | Il vice Presidente Mandozzi si scaglia contro le accuse formulate da Alleanza nazionale sul caso rappresentato dall'Hotel Marche
Dal vice presidente della provincia di Ascoli, Emidio Mandozzi riceviamo e pubblichiamo.
Il consigliere provinciale Crescenzi ironizza su quanto la Provincia sta facendo per il futuro dell’hotel Marche di Ascoli Piceno ma perde di vista lo scopo finale, quello per cui nel dicembre scorso il consiglio provinciale votò l’acquisto dalla regione Marche (al 50%, si badi bene, del valore stimato) dell’albergo: rilanciare una struttura ricettiva di grande prestigio nel cuore della città e, al contempo, renderla funzionale alle necessità di una istituzione formativa di cui andiamo particolarmente orgogliosi, il Centro locale per la formazione alberghiera che si trova nello stesso complesso e che con l’albergo vive una simbiosi indissolubile per evidenti motivi.
In questi mesi abbiamo lavorato esattamente per questo: raccolta l’eredità di un albergo che, anche a causa dell’incertezza sul suo futuro, viveva una condizione di trascuratezza (aveva persino perduto una stella, passando da 4 a 3), utilizzando gli introiti della sua attività abbiamo investito sulla sua riqualificazione. E’ stata rifatta la sala convegni, sono state riammodernate le 32 camere, oggi tutte dotate di aria condizionata, televisore, collegamento ad internet, è stato creato un internet point nella hall ed altre migliorie. I risultati sono clamorosi: nel periodo 1 gennaio - 30 settembre scorso l’hotel ha fatto registrare 5.400 presenze con un incremento del 43 % rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
In una città che ha “fame” di posti letto e che ha nel turismo una delle fonti potenzialmente più interessanti di ricchezza, è un dato che il consigliere Crescenzi non può ignorare. Così come non è consentito dimenticare che tra pochi mesi sarà pronto il Centro congressi della Camera di commercio adiacente all’hotel e che esso costituirà un indispensabile complemento per qualificare l’offerta convegnistica della città. A quel punto, con il coinvolgimento di tutti i soggetti interessati, valuteremo insieme il futuro dell’hotel, se cioè dovrà continuare ad essere gestito dalla Provincia, che vi impiega proprio personale altamente qualificato perchè costituito da docenti dell’annesso Centro per la formazione alberghiera, oppure si dovrà valutare una gestione mista pubblico - privata che assicuri, magari attraverso la formula del “project financing”, un’ulteriore riqualificazione della struttura.
In ogni caso, il primo obiettivo che aveva la Provincia, quello cioè di salvare e rilanciare il primo grande albergo della città dalla probabile trasformazione in appartamenti, è stato centrato e il consigliere Crescenzi, se veramente ha a cuore le sorti di questo territorio, di ciò dovrebbe solo rallegrarsi”.
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26/10/2006
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Betto Liberati