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Ottomila morti all'anno per contaminazioni da PM10

San Benedetto del Tronto | Sono otto milioni a livello europeo. Da noi l'Amministrazione propone l'abolizione delle targhe alterne, delle domeniche ecologiche per tutta una serie di interventi a medio e lungo termine. Di provvedimenti immediati neanche l'ombra.

di Carmine Rozzi


Era ora. Così come per il fumo da sigaretta anche per l’l’inquinamento da smog gli organismi che veramente contano, quelli capaci di smuovere da soli decreti che possano interessare interi paesi e milioni di persone, tanto per intenderci, sembrano essersi accorto della esigenza di interventi drastici ed efficaci. Lo ha reso noto, anticipando gli organi d’informazione nazionali, il dirigente alla tutela dell’Ambiente Cesare Buonfigli durante la riunione della Commissione Ambiente.

Fra quattro anni la soglia massima di inquinamento verrà abbassata della metà (da 40 a 20 microgrammi per metro cubo). In questo modo si costringeranno gli enti locali interessati alla problematica ad accelerare i tempi di interventoin pianta stabile: e questo vale in tutta Europa. Ma a San Benedetto? La città non si discosta poi molto dalla situazione nella quale si trovano altri centri urbani. Sparite ormai le grandi concentrazioni industriali dalle periferie è l’inquinamento veicolare e quello delle caldaie condominiali a farla da padroni. Si è valutato che l’inquinamento dell’aria causa circa 2 milioni di morti premature a livello mondiale ogni anno.

Più della metà di queste morti avvengono nei Paesi in via di sviluppo. In molte città, i livelli medi annuali di PM10 (che deriva principalmente dalla combustione di materiali fossili e altri tipi di carburanti) eccedono di 70 microgrammi per metro cubo. Riducendo il particolato da 70 a 20 microgrammi per metro cubo, come stabilito nelle nuove Linee guida, si potrebbe appunto arrivare a una riduzione della mortalità del 15%. Riducendo i livelli di inquinamento, si registrerebbe una diminuzione dell’incidenza delle malattie dovute a infezioni respiratorie, delle malattie cardiache e dei tumori al polmone.

Inoltre, azioni volte alla diminuzione dell’inquinamento atmosferico contribuirebbero a un calo nelle emissioni di gas che influiscono sui cambiamenti climatici, fornendo così altri benefici sulla salute. Secondo l’APAT (Agenzia per la protezione dell’Ambiente e i servizi tecnici) sono stimati in 8 mila i decessi registrati in tredici città italiane dovuti ad esposizione per lungo tempo a contaminazioni con particelle Pm10 e le nuove, ancor più micidiali, Pm 2,5. Nuove conoscenze disponibili sui danni alla salute delle PM10 consente di diversificare l’impatto della mortalità per gli effetti cronici oltre i 20 mg in : cancro al polmone (742 casi l’anno) infarto (2.562) ictus (329).

Per le malattie i numeri sono anch’essi molto elevati ed includono bronchiti, asma,sintomi respiratori in bambini ed adulti, ricoveri ospedalieri per malattie cardiache e respiratorie. Per combattere le Pm10 l’Amministrazione Comunale ha pensato di evitare il ricorso alle targhe alterne , accantonare le domeniche ecologiche (buone solo da un punto di vista propedeutico), ampliare e coinvolgere in una risoluzione unitaria interi territori e amministrazioni limitrofe. Per l’assessore alla Viabilità Settimio Capriotti occorre ampliare la ricettività dei parcheggi rendendoli tutti a pagamento così da evitare che molte macchine girano in media 15 minuti per la città in cerca di posti sosta gratis.

Aumentare le tariffe per i posti macchina nel centro urbano con deroghe per commercianti e residenti. Diversificare gli orari di uscita dalle scuole (posti fabbrica da noi non ce ne sono) per evitare ingorghi tipo il famigerato quadrilatero di Viale De Gasperi che interessa il Liceo Rossetti-Liceo Leopardi- scuola media Curzi- Terzo Circolo Didattico a poche decine di metri le une dalle altre. Per il consigliere Federico Olivieri tutta la zona che va da Via Voltattorni a Via Manzoni andrebbe dichiarata ZTL (Zona a Traffico Limitato) mentre si dovrebbe, ma qui occorre un concreto impegno politico, costruire la bretella collinare Portod’Ascoli – Pedaso visto che le altre città confinanti hanno lo stesso problema.

24/10/2006





        
  



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