Non è la prima volta che il procuratore della repubblica di Fermo, Piero Baschieri, interviene per lanciare l’allarme sulla situazione del Fermano.

Lo aveva fatto qualche tempo fa per la microcriminalità, e da qualche tempo non perde occasione per raccomandare a tutti la massima attenzione contro il dilagante fenomeno del consumo di droga, soprattutto tra i giovanissimi, nel territorio.

La maxioperazione Tre Archi di qualche giorno fa non va vista quindi come un caso isolato, ma considerata come la dimostrazione più evidente di un fenomeno che, al buio, sottobanco, sta sempre più impadronendosi del territorio.

“Discoteche e locali per i giovani sono letteralmente invasi da pasticche, polveri ed altre sostanze – dice Baschieri – Dentro ed intorno ai locali circola di tutto. I gestori devono adeguarsi per non perdere la clientela, che segue la scia dello spaccio”.

Parole, dure, dirette, come già in passato il Procuratore fermano ha abituato. Parole che spingono a svegliarsi in fretta e a non considerare i fenomeni di cronaca di cui quotidianamente si legge come riguardanti ambienti troppo lontani. Anche perché se i locali sono frequentati da spacciatori, il problema esiste anche nelle scuole.

“Anche davanti alle scuole medie stazionano gli spacciatori, come nelle metropoli. Il fenomeno ormai ha preso piede ed è molto preoccupante”. Insomma, il pericolo è vivo e consistente, e va molto al di là di una pur riuscita ed importante operazione antidroga.