Osimo conta i danni e cerca la soluzione più immediata per tornare alla produttività
| OSIMO - Già sono arrivati molti mezzi per pulire lenorme quantità di fango che ha ricoperto i piani inferiori degli edifici ma si aspettano dei finanziamenti sostanziosi per ripartire nella produzione.
“Quello che più ci fa paura non è il costo dei danni ma il ritardo che stiamo avendo nella consegna delle nostre merci. Se non consegnamo i quantitativi richiesti ai compratori nei tempi prestabiliti, loro non torneranno più a comprare presso le nostre aziende”.
Queste le preoccupazioni dei lavoratori e degli imprenditori della vallesina colpiti dal fenomeno alluvione mentre si richiede un secondo sopralluogo del Capo della Protezione Civile Nazionale Guido Bertolaso e si tenta di impedire che avvengano attività illecite di sciacallaggio. La cittadina osimana da giorni è presidiata dalle forze dell’ordine e gran parte dei proprietari delle aziende non si fida a lasciare il proprio stabile al calar del sole. In molti gli imprenditori che approntano una branda per dormire dentro le proprie aziende per paura che nella notte arrivino dei malintenzionati a rubare le attrezzature rimaste funzionanti.
Già sono arrivati molti mezzi per pulire l’enorme quantità di fango che ha ricoperto i piani inferiori degli edifici ma si aspettano dei finanziamenti sostanziosi per ripartire nella produzione. Nel frattempo sono da due giorni riuniti ad Osimo la Protezione Civile, la Croce Rossa italiana Marche, nella persona dell’Ispettore dei Volontari del Soccorso Christian D’Accardi e le varie associazioni di volontariato che stanno accorrendo per dare una mano.
Ispettore D’Accardi, come sta rispondendo la Croce Rossa Italiana Marche alla richiesta di aiuto della popolazione della vallesina? “Come al solito esprimo la contentezza più piena circa il lavoro e la prontezza dei nostri volontari. Essi rispondono con tempismo e cognizione di missione comune verso la risoluzione sia dei problemi umanitari che dei problemi calamitosi della nostra regione. Stiamo dando un esempio di risposta immediata e di abnegazione totale verso il bisognoso, chi sta in Croce Rossa è sempre in prima linea nelle situazioni di emergenza e deve saper mettere per forza il cuore sempre dopo l’ostacolo. Ridare la speranza alle anime quando gli occhi vedono solo la desolazione è il nostro motto”.
Il sindaco, che per la Costituzione è il primo responsabile di Protezione Civile afferma che si sta lavorando alacremente e quanto prima le attività di soccorso permetteranno di ripartire alle aziende danneggiate.
Queste le preoccupazioni dei lavoratori e degli imprenditori della vallesina colpiti dal fenomeno alluvione mentre si richiede un secondo sopralluogo del Capo della Protezione Civile Nazionale Guido Bertolaso e si tenta di impedire che avvengano attività illecite di sciacallaggio. La cittadina osimana da giorni è presidiata dalle forze dell’ordine e gran parte dei proprietari delle aziende non si fida a lasciare il proprio stabile al calar del sole. In molti gli imprenditori che approntano una branda per dormire dentro le proprie aziende per paura che nella notte arrivino dei malintenzionati a rubare le attrezzature rimaste funzionanti.
Già sono arrivati molti mezzi per pulire l’enorme quantità di fango che ha ricoperto i piani inferiori degli edifici ma si aspettano dei finanziamenti sostanziosi per ripartire nella produzione. Nel frattempo sono da due giorni riuniti ad Osimo la Protezione Civile, la Croce Rossa italiana Marche, nella persona dell’Ispettore dei Volontari del Soccorso Christian D’Accardi e le varie associazioni di volontariato che stanno accorrendo per dare una mano.
Ispettore D’Accardi, come sta rispondendo la Croce Rossa Italiana Marche alla richiesta di aiuto della popolazione della vallesina? “Come al solito esprimo la contentezza più piena circa il lavoro e la prontezza dei nostri volontari. Essi rispondono con tempismo e cognizione di missione comune verso la risoluzione sia dei problemi umanitari che dei problemi calamitosi della nostra regione. Stiamo dando un esempio di risposta immediata e di abnegazione totale verso il bisognoso, chi sta in Croce Rossa è sempre in prima linea nelle situazioni di emergenza e deve saper mettere per forza il cuore sempre dopo l’ostacolo. Ridare la speranza alle anime quando gli occhi vedono solo la desolazione è il nostro motto”.
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21/09/2006
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