Scuole: verso una riorganizzazione degli assetti
Sant'Elpidio a Mare | Amministratori e dirigenti scolastici stanno discutendo la possibilità di apportare alcune modifiche per una razionalizzazione del sistema scuola
di Pierpaolo Pierleoni
Potrebbero arrivare tempi di profondi cambiamenti per gli assetti scolastici del territorio fermano. Da qualche tempo, dirigenti scolastici e politici locali stanno discutendo delle possibili variazioni organizzative, finalizzate ad ottimizzare la gestione degli istituti, ed a risparmiare risorse. Di razionalizzazione si parla da tempo, e proprio con questo principio, qualche anno fa, sono nate le organizzazioni degli Isc, istituti scolastici comprensivi, dei raggruppamenti di scuole vicine sotto una stessa direzione. Alcune Isc sono state gestite in verticale, quindi unendo magari scuole materne, elementari e medie di una città. Altre, invece, hanno realizzato accorpamenti intercomunali.
Ora, questa gestione sta tornando in discussione, e proprio a tal proposito, l’altro giorno, rappresentanti dei comuni di Montegranaro, Monte Urano, Montegiorgio, Monte San Pietrangeli, Rapagnano, Sant’Elpidio a Mare, Torre San Patrizio e Francavilla d’Ete si sono riuniti per valutare, insieme all’assessore provinciale alla cultura Olimpia Gobbi, alcune ipotesi di riassetto. Una delle proposte più concrete è quella che vedrebbe modificato l’attuale Isc che vede raggruppate le scuole medie di Sant’Elpidio a Mare, Monte Urano, Monte San Pietrangeli e Rapagnano. Monte Urano potrebbe realizzare un Istituto comprensivo autonomo, insieme alle proprie elementari e scuole per l’infanzia, recuperando così l’autonomia della propria scuola media (la presidenza è al momento alla Bacci di Sant’Elpidio a Mare). Le scuole di Monte San Pietrangeli e Rapagnano potrebbero invece unirsi a quelle di altri comuni più vicini.
Per quanto riguarda il comune elpidiense, invece, si stanno valutando diverse alternative. Una delle più concrete è quella che vedrebbe costituirsi un Isc con scuola media, scuola primaria e dell’infanzia, o addirittura due istituti, uno ad organizzare tutte le scuole del capoluogo, un altro per tutte quelle delle frazioni, anche se sembra un’ipotesi piuttosto improbabile. In ogni caso, il dibattito è aperto, e costruttivamente, dirigenti degli istituti ed amministratori si stanno confrontando per valutare una soluzione ottimale. Entro fine anno si conosceranno progetti più definiti.
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19/09/2006
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