Il Comitato degli Iscritti FP CGIL rileva con rammarico che qualcuno pensi ancora di avere convenienza a giocare sulla dignità dei pubblici dipendenti travisando la realtà.
In merito alla vicenda che ha visto la sospensione della liquidazione dei “premi ai dipendenti” ci preme precisare che si tratta di INCENTIVI previsti dalla Legge, che hanno lo scopo di incentivare e non di premiare, il lavoro di accertamento e di recupero, e pertanto sono volti al potenziamento degli uffici tributi degli enti locali.

Tornando al fatto specifico ci duole leggere sui quotidiani delle vicende interne e rilevare che qualcuno vuole che l’opinione pubblica creda che i dipendenti comunali possano premiarsi a loro piacimento, con dispregio delle regole.

Urge dunque una precisazione, intanto sul metodo: una Amministrazione che valorizza il proprio personale non può sospendere la liquidazione di incentivi guadagnati a regola di norme di legge, regolamenti e risultati effettivi senza alcuna motivazione; in secondo luogo le somme da liquidare sono state calcolate in base a criteri stabiliti, già applicati in passato e sulla base anche della valutazione del Dirigente che per legge è responsabile della legittimità degli atti adottati.

Precisiamo che i dipendenti non si liquidano premi, non hanno tale potere; solo norme di legge dello Stato possono istituire forme di remunerazione e di incentivazione del personale che peraltro viene pagato sulla base della prestazione lavorativa regolata dal Contratto Nazionale.

Il personale viene gestito, organizzato, controllato, fatto produrre e pagato per quello che fa. Se nel caso di specie è mancato qualche elemento che rendesse legittimo tale procedimento e lo stesso è stato interrotto, non distribuendo somme legittimamente guadagnate, ancora una volta i dipendenti comunali sono il capro espiatorio del sistema amministrativo/gestionale del Comune di San Benedetto del Tronto!