Scempio a Porta Solestà
Ascoli Piceno | La protesta di alcuni residenti della zona per labbattimento di due pini storici nel giardino dellasilo comunale di Borgo Solestà.
Riceviamo e pubblichiamo la lettera di protesta di alcuni residenti della zona di Borgo Solestà.
16 settembre 2006, ore 8. Operai armati di motoseghe iniziano il taglio dei rami più alti, poi passano al fusto. Ore 10 l'esecuzione è terminata: così muoiono due storici pini a Borgo Solestà, nel giardino dell'asilo comunale, in via Scarlatti.
Con i residenti increduli affacciati ai balconi ad osservare quello che a tutti è parso un vero e proprio scempio. Perché abbattere quelle splendide piante? Chi ha autorizzato questa operazione? Siamo certi che i permessi siano tutti in regola? Ma non c'era altra soluzione se alcuni rami, tra l'altro di una sola delle due piante, finivano sopra il tetto dell'asilo e lo "sporcavano" coi loro aghi? Non si poteva tagliare eventualmente solo quei rami, come è stato fatto in precedenza per altri alberi? Domande che sono rimbalzate tra i solestanti, ma che sono rimaste senza risposta.
Tempestivamente i residenti della zona hanno telefonato alla Guardia forestale che ha annunciato un controllo meticoloso di tutte le autorizzazioni "...ma vedrà - ha detto sconsolato il forestale - che i permessi risulteranno in regola".
E infatti non è una questione di permessi. E' gravissima la "scelta politica" di tirare giù quelle piante, di sabato mattina, in due ore, quando non c'è nemmeno il tempo di capire cosa sta accadendo o di protestare timidamente.
In altre zone d'Italia, la Toscana per esempio, prima di tagliare piante storiche i comuni interpellano fior di specialisti, valutano tutte le possibili soluzioni per salvare l'albero. Se il taglio è davvero indispensabile, avvisano i residenti della zona con largo anticipo. E di certo la Toscana di pini monumentali ne ha qualcuno più di noi.
Fatto sta che da ieri l'asilo di via Scarlatti ha due sentinelle in meno. Piante che erano lì da decenni e sotto cui hanno giocato migliaia di solestanti. Speriamo che l'assessore competente voglia dare una pubblica spiegazione del perché di questa scelta, voglia riferire al quartiere ed alla città quali sono i gravi motivi che hanno reso indispensabile tale abbattimento.
Decisione che lascia ancora più perplessi se a farla è una Amministrazione che contempla al suo interno addirittura un assessore al verde pubblico. 16 settembre 2006: zac. Così muoiono due pini storici. Tagliati via come fossero inutili baffi...
|
16/09/2006
Altri articoli di...
Cronaca e Attualità
Una serata di emozioni e scoperte (segue)
Project Work Gabrielli, i vincitori (segue)
800.000 euro per le scuole (segue)
Terremoto: subito prevenzione civile e transizione digitale (segue)
Tre milioni di persone soffrono di disturbi dell’alimentazione e della nutrizione (segue)
Il presidente di Bros Manifatture riceve il premio alla carriera "Hall of Fame/Founders Award" (segue)
Il Belvedere dedicato a Don Giuseppe Caselli (segue)
A Cartoceto, nelle ‘fosse dell’abbondanza’ per il rituale d’autunno della sfossatura (segue)
Ascoli Piceno
Una serata di emozioni e scoperte (segue)
Project Work Gabrielli, i vincitori (segue)
800.000 euro per le scuole (segue)
Tre milioni di persone soffrono di disturbi dell’alimentazione e della nutrizione (segue)
Il Belvedere dedicato a Don Giuseppe Caselli (segue)
Zero Sprechi, al via un progetto per la lotta agli sprechi alimentari (segue)
Il recupero della memoria collettiva (segue)
Giostra della Quintana di Ascoli Piceno (segue)
Le strade musicali dell'Ebraismo nel compendio cinematografico di David Krakauer

Una serata di emozioni e scoperte

Betto Liberati