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La regione finanzia interventi di protezione sociale contro la prostituzione e la tratta di donne

| ANCONA - La normativa regionale in materia è stata sicuramente innovativa in quanto prende in considerazione il recupero sociale delle persone vittime della prostituzione e della tratta che sono spesso donne straniere, anche minorenni”.

La Regione Marche cofinanzierà interventi di Protezione sociale contro la prostituzione e la tratta attivati sul proprio territorio, come stabilito dall’apposita legge regionale del 2 marzo 1998 relativa a “interventi a sostegno dei diritti degli immigrati”. Saranno disponibili a tale scopo risorse pari a 42.582,03 euro.

“La normativa regionale in materia – dichiara l’assessore regionale alle Politiche Sociali e all’Immigrazione, Marco Amagliani – è stata sicuramente innovativa in quanto prende in considerazione il recupero sociale delle persone vittime della prostituzione e della tratta che sono spesso donne straniere, anche minorenni”.

In linea anche con le disposizioni del Testo Unico in materia di immigrazione, la Regione Marche, in collaborazione con gli enti locali interessati e con le associazioni “On the road” e “Free Woman”, ha realizzato sin dal 1999 interventi e servizi finalizzati al recupero e al reinserimento sociale delle vittime della tratta e dello sfruttamento connesso al mondo della prostituzione, attraverso il lavoro delle unità di strada, degli sportelli di segretariato sociale, dei programmi di assistenza e integrazione sociale, di formazione e inserimento nel mondo del lavoro. Per il 2006 saranno finanziati interventi sulla base di progetti presentati dalle suddette associazioni.

“A tal fine – precisa Amagliani – ho espresso con apposite lettere di intenti la volontà di procedere al cofinanziamento dei progetti medesimi, approvati dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per la Pari Opportunità”. “Accanto alla realizzazione di questi interventi – continua l’assessore regionale - è necessario promuovere il lavoro di ‘rete’ tra enti pubblici, organizzazioni no profit, forze dell’ordine, al fine di contribuire al contrasto delle organizzazioni criminali”.

Le risorse disponibili saranno ripartite in modo proporzionale tra i progetti presentati dalle associazioni accreditate. Si provvederà in un primo momento all’erogazione dell’anticipo, pari al 70% del contributo assegnato. Il saldo, pari al restante 30%, sarà liquidato ad avvenuta realizzazione del progetto.

08/08/2006





        
  



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