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Curarsi con Erbe e Piante Spontanee dei Sibillini

| Amandola – Ne ha parlato la dott.ssa Monia Tirabassi esperta di fitoterapia, in una conferenza nell’ambito di “Naturalia”.

di Francesco Massi


Curarsi in modo naturale ricorrendo ad erbe e piante officinali spontanee e quindi senza trattamenti. Una tendenza sempre più frequente, per evitare, laddove possibile, l’utilizzo di farmaci di sintesi. E c’è un territorio, quello dei Sibillini, notevolmente ricco di varietà erboristiche, come si è scoperto recentemente da alcune ricerche.

Preziosità della natura montana, alcune più conosciute, altre meno, o addirittura utilizzate spesso in cucina, i cui principi attivi sono gli stessi che si ritrovano in diversi prodotti farmaceutici di sintesi. Ne ha parlato in modo approfondito la dott.ssa Monia Tirabassi, farmacista e notevole esperta di Fitoterapia, in una conferenza nell’Abbazia dei SS. Ruffino e Vitale nell’ambito della manifestazione “Naturalia”. Sono molti i disturbi che possono essere curati o alleviati con l’utilizzo di queste piante. Per farne alcuni esempi.

La sommità dei fiori del Biancospino, che troviamo a primavera tra i cespugli, è un ottimo calmante che elimina le palpitazioni ed abbassa la pressione sanguigna. Il Tarassaco, pianta spontanea molto presente sui Sibillini, ha effetti ottimi per il fegato, la bile, contro il colesterolo ed i trigliceridi. E’ conosciuta popolarmente come “cicoria selvatica” o “rugno” e viene consumata cotta come contorno.

Basta guardare la composizione degli epatoprotettori in commercio e si scopre che contengono la stessa sostanza presente nel Cardo Mariano, pianta selvatica che fa un fiore azzurro e che spesso si vede nei campi di media alta collina. E ancora gli Asparagi selvatici, in gran quantità a primavera, sono disintossicanti ed aumentano la diuresi.

Per non parlare dell’Ortica che, utilizzando la cima della pianta, è ottima per pelle, capelli ed unghie. E chi non conosce la Salvia ed il Finocchio che aiutano i disturbi digestivi e poi il Carciofo utilissimo per disintossicare il fegato ed il Rosmarino compagno di tanti arrosti ottimo digestivo o la Malva con proprietà antinfiammatorie. E ancora molte altre tipologie. Addirittura anche i frutti di bosco, frequenti nella zona dei Sibillini hanno qualità benefiche come ad esempio il Mirtillo, che favorisce la microcircolazione del sangue negli occhi e nelle gambe.

“Il modo più frequente di utilizzare le erbe officinali – dice la dott.ssa Tirabassi – è attraverso tisane, che combinano più tipologie con principi adatti a curare un determinato disturbo. Naturalmente è sempre bene affidarsi ad uno specialista perché possono avere anche delle controindicazioni”.

26/08/2006





        
  



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