Europei atletica: Oro per Baldini ma finale amaro per la staffetta 4X100
| GOTEMBORG - Bilancio in chiaroscuro per gli atleti marchigiani
I presupposti per una grande gara e per quella che, forse, doveva diventare la quarta medaglia italiana degli Europei di Goteborg c’erano tutti. Il secondo tempo, 38.84, delle semifinali, ma, soprattutto, come accredito, il terzo crono stagionale mondiale e il migliore d’Europa, 38.56. Ha, invece, un colore stonato l’ultima nota azzurra della rassegna continentale con la staffetta 4x100, tra le favorite della vigilia, ma, alla fine, miseramente sesta. In pista, nella prima frazione lo sprinter sangiorgese Luca Verdecchia.
La tensione della finalissima si fa sentire. Luca sembra, quasi, aver fretta di partire e di rifarsi di una gara individuale, i 100 m, in cui non ha potuto dimostrare quello che vale veramente. Purtroppo, al colpo di pistola dello starter, è proprio lui che commette falsa partenza. Si torna sui blocchi. Ora non è più concesso sbagliare, pena la squalifica.
Il secondo start, però, è quello buono. Il marchigiano delle Fiamme Oro inizia bene, aggredendo subito con grande decisione la propria frazione. Al cambio, però, l’altro azzurro Stefano Anceschi si muove con troppo anticipo, al punto di doversi quasi fermare per raccogliere il testimone da Verdecchia. Inutili i tentativi di recupero inseguiti da Massimiliano Donati e Francesco Scuderi, la gara è ormai compromessa. L’Italia scivola al sesto posto con un 39.42 da dimenticare. Medaglia d’oro per la Gran Bretagna (38.91), argento per la Polonia (39.05) e bronzo per la Francia (39.07).
E pensare che l’ultimo giorno di Goteborg 2006 aveva appena segnato un altro momento d’oro per la spedizione italiana, grazie all’ennesimo splendido successo del Campione Olimpico di maratona Stefano Baldini che è, così, tornato, per la seconda volta dopo otto anni, sul trono d’Europa. Baldini che, tre settimane fa, era apparso in grandissima condizione proprio nel corso della sua ultima uscita stagionale prima degli Europei, ovvero il “Trofeo Ricci” di Porto Sant’Elpidio.
L’appuntamento marchigiano, organizzato dalla Podistica Moretti-Corva, conferma, così, di essere un valido test e un bel portafortuna per il campione emiliano che aveva gareggiato e vinto qui anche prima della sua vittoria alle Olimpiadi.
Per il resto, la rassegna continentale si conclude con un bilancio in chiaroscuro per gli atleti marchigiani. Bene la quattrocentista camerte Daniela Reina, arrivata in semifinale grazie al suo nuovo primato personale di 52.07.
Per la tre volte Campionessa d’Italia, oggi tra le prime dieci d’Europa, il prossimo traguardo, in attesa di allungare verso gli 800 m, è, ora, quello di scendere presto sotto la soglia dei 52 secondi.
Promosse anche la martellista fermana, già Tricolore 2006, Clarissa Claretti, settima in una finale in cui ha mancato di poco i 70 metri, e la pesista napoletana, ma ormai ascolana d’adozione, Assunta Legnante, al quinto posto con la misura di 18,83 m, migliore prestazione stagionale italiana.
Peccato, infine, per le due maratonete Rosaria Console e Marcella Mancini, entrambe vittime di una brutta caduta in gara che non ha permesso loro di esprimersi all’altezza del proprio livello, ma che si sono potute consolare, seppur a denti stretti, per il successo di squadra in Coppa Europa.
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15/08/2006
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