Oleg Vereshchagin al Festival MusicAMuseo
| ANCONA - Per lui e stata cotruita in russia una nuova fisarmonica.

Oleg Vereshchagin
Il Festival MusicAMuseo, dopo l’esplosione di applausi per Sokolov della prima serata in calendario al Teatro delle Muse, prosegue martedì 11 luglio , al Ridotto, con un recital dello straordinario fisarmonicista Oleg Vereshchagin, che suonerà con la fisarmonica Jupiter , costruita appositamente per lui nella fabbrica omonima di Mosca, e ricca di quelle antiche tradizioni artigianali che conferiscono allo strumento il particolare suono russo.
Le sue eccezionali doti non solo tecniche, ma anche interpretative, sono state più volte sottolineate , così come la sua attività di ricercatore, studioso e vero musicista completo e maturo per formazione e cultura. A lui si devono infatti alcune trascrizioni per fisarmonica di brani della musica organistica, pianistica, orchestrale, tra cui "Le Quattro stagioni" di A. Vivaldi, per le quali ha avuto alcune importanti registrazioni di emittenti radiotelevisive in Russia e in Italia.
Presentato a questo Festival da Katia Lebèque, che lo definisce un musicista e strumentista eccellente, Vereshchagin proporrà sulla sua bayan da concerto un repertorio di trascrizioni proprie e di brani originali, che spazia da Bach e Mozart alla musica contemporanea di Piazzolla, Messiaen e Gubaidulina, la compositrice considerata l’erede di Sostakovic. (*vedi programma allegato). Tra le novità assolute un Ave Maria di Astor Piazzola, autore a cui si legano per lo più immagini musicali del tutto differenti.
La competenza, l’ardire da sperimentatore, lo studio costante ed accanito, fanno di Vereshchagin un personaggio singolare e molto amato dal pubblico. Anche a personalità giovani e fresche come la sua si deve, in parte, la giusta ricollocazione della fisarmonica nel repertorio classico. Infatti nonostante l’attenzione a questo strumento da parte di compositori come Giuseppe Verdi, Ciaikovski e Sciostakovic, nei secoli le capacità espressive di questo strumento sono state ingiustamente sottovalutate fino a costringerlo a contesti culturali assai ristretti, come le feste di piazza.
Oggi la fisarmonica classica , anche grazie allo sperimentalismo novecentesco, appare in tutte quelle partiture dove il colore strumentale si espande a dimensioni di ascolto prima inconcepibili. Uno strumento, infinito, forte e passionale, sacro e profano come nessun altro. Piacevoli sorprese quindi al secondo concerto di Musica Museo.
Avete mai udito una fisarmonica “respirare” e gemere”? Esemplificazione di
di questa capacità espressiva sarà il brano “De profundis” di Sofia Gubaidulina (1931), compositrice dell’ex-Unione Sovietica, area nella quale la fisarmonica si è guadagnata una dignità di strumento colto, pur rimanendo legata alla musica folcloristica. Potrete cogliere questi attimi di suggestiva condivisione quando Oleg Vereshchagin ci coninvolgerà con tutta la sua energia artistica in un sorprendete ed inusuale concerto.
Informazioni e biglietteria del Teatro delle Muse, tel: 071-52525, e-mail: boxoffice@teatrodellemuse.org
Associazione musicAncona - www.musicancona.it - e-mail: info@musicancona.it
071-7390352 / 349-6466350 / 347-2436794
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09/07/2006
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