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Fondi regionali per la procreazione medicalmente assistita

| ANCONA - Su proposta dell’assessore alla Sanità Mezzolani, la deliberazione stabilisce che più di 337 mila euro verranno utilizzati per la creazione di strutture sanitarie deputate all’applicazione delle tecniche di procreazione medicalmente assistita.

A conferma dell’attenzione del Governo regionale verso la salute pubblica, l’esecutivo ha deliberato i criteri di ripartizione dei fondi previsti per le tecniche di procreazione assistita.

Su proposta dell’assessore alla Sanità, Almerino Mezzolani, la deliberazione stabilisce che più di 337 mila euro verranno utilizzati per la creazione di strutture sanitarie, in precedenza individuate dalla giunta regionale, deputate all’applicazione delle tecniche di procreazione medicalmente assistita. In particolare l’85% dei fondi saranno utilizzati per la costituzione del Centro regionale di riferimento presso l’Azienda Ospedaliera “S.Salvatore” di Pesaro e il restante 15% per il funzionamento del Centro regionale individuato presso il “Presidio di Alta Specializzazione Salesi” di Ancona.

In passato i direttori di queste strutture ospedaliere avevano richiesto alla Regione Marche un finanziamento per l’acquisto di alcune attrezzature necessarie al miglioramento delle prestazioni inerenti la procreazione assistita. Il direttore sanitario dell’Azienda Ospedaliera “S.Salvatore” di Pesaro aveva avanzato la richiesta di istituire un Centro di procreazione medicalmente assistita, accompagnata dal progetto “Centro di diagnosi e cura della sterilità di coppia” e dal programma di acquisire attrezzature e strumentazioni per avviarne l’attività. Infatti a tutt’oggi, presso l’azienda ospedaliera pesarese, vengono eseguiti tutti gli accertamenti diagnostici per le coppie infertili e tutti i trattamenti dell’induzione all’ovulazione, ma non vengono realizzate le tecniche ad alta tecnologia di fecondazione in vitro e coltura embrionario ed iniezione in introcitoplasmatica degli spermatozoi.

Con l’istituzione di tali Centri prende il via un percorso utile che sicuramente favorirà la soluzione dei problemi riproduttivi derivanti dalla sterilità o dalla infertilità umana. In Italia, sono pochissime le Regioni che hanno questa tipologia di strutture pubbliche tecnologicamente molto avanzate e attualmente circa il 90% degli interventi di procreazione medicalmente assistita sono realizzati da privati.

08/07/2006





        
  



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