Strutture pubbliche: alcune considerazioni
Grottammare | Raffaele Rossi:"Nei prossimi giorni scade il termine per la consegna della piscina comunale, ma i lavori non sono ultimati, quindi dovremo aspettare ancora chissà quanto tempo"
di Raffaele Rossi
Tale struttura è finanziata con una riqualificazione termine per indicare un accordo tra il Comune ed un’impresa. La società che ha vinto il bando, per realizzare la piscina comunale, ha avuto in cambio 11.000 mc di residence, 4.000 mc di centro fitness e 6.000 mc di edilizia residenziale. Tali volumetrie ben coprono i costi di costruzione, ma attenzione, per 20 anni la suddetta ditta gestirà la piscina, solo dopo, sarà consegnata definitivamente al comune. Considerato che presumibilmente gli introiti della gestione pagano i costi di costruzione, le restanti volumetrie sono tutto guadagno per l’impresa, dopo tanta generosità è inaccettabile che si concedano proroghe senza pesanti penali.
E ci chiediamo…..come mai tanta compiacenza? Questi eventi ci fanno capire perché una parte di questa maggioranza chiama ancora gli imprenditori “padroni”. Questo è solo l’ultimo dei ritardi, ci sono altre opere finanziate con gli accordi di programma, vecchi di 10 anni, che non sono state ultimate. La situazione inizia ad essere preoccupante, dov’è la piscina comunale? Dov’è la piazza coperta ed il circolo tennis previsto nella vecchia ferriera? Che fine ha fatto il teatro comunale? Le predette strutture tutte finanziate con gli accordi di programma, cioè l’azienda realizza delle case di civile abitazione, in una zona dove non sono previste, ed in cambio costruisce delle strutture pubbliche.
Mentre le case sono costruite ed in qualche caso già vendute ed abitate, ad onor del vero poco interessa al comune, le strutture pubbliche tardano ad essere consegnate. Sia ben chiaro, abbiamo rispetto e stima degli imprenditori, li riteniamo le colonne portanti della società, ma questo non ci esime dal fare il nostro dovere di politici, tutelare gli interessi dei cittadini. Questa maggioranza, responsabile anche degli accordi precedente in quanto legittima erede delle passate amministrazioni, come le precedenti, di fatto, non è in grado di confrontarsi con l’imprenditoria, sia in sede di contrattazione, sia nel rispetto delle scadenze.
Che nessuno si faccia scudo dalla commissione provinciale di vigilanza che approva le variazioni degli accordi programma, al di fuori della burocrazia, quello che prevale è la volontà e la capacità politica. Speriamo che per una volta, invece di azzardare delle scuse poco credibili, il Sindaco si prende le sue responsabilità ed annunci dei tempi perentori di consegna delle strutture.
Alleanza Nazionale
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08/07/2006
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