Ennesima morte bianca: un 29enne imprenditore albanese, cade da una palazzina in costruzione.
| TERAMO - La denuncia di Forza Italia: Questa tragedia sul lavoro, purtroppo, è il campanello dallarme sul Decreto Visco-Bersani: linquietante contenuto fiscale nasconde false liberalizzazioni sulla pelle dei lavoratori.
di Nicola Facciolini
IL FATTO
La cronaca dell’ennesima tragedia sul lavoro a Teramo stavolta registra la morte di un imprenditore edile caduto da un’altezza di dieci metri da una palazzina in costruzione tra via Malaspina e via Quartapelle (zona Castello). Ignote le cause del fatto accaduto mercoledì scorso: forse un colpo di sole potrebbe essere stato fatale per Arbern Aliaj. Il “118” giunto subito sul posto, ha allertato il Pronto Soccorso dell’ospedale “G. Mazzini” di Teramo con un “codice 2”, per un poli-trauma apparentemente non grave. Ma nel pomeriggio il cuore del giovane ha cessato di battere. Il 29enne imprenditore albanese, in possesso di regolare permesso di soggiorno, era molto noto in città tra i suoi concittadini. La Magistratura ha deciso di non far effettuare l’esame autoptico. Ieri mattina, infatti, si sono svolti i funerali nella chiesa di San Berardo a Teramo. Un gran lavoratore che aveva scelto Teramo per offrire un futuro prospero alla sua famiglia: Arbern Aliaj lascia la sua compagna, due figlie, due fratelli e una sorella.
LA DENUNCIA DI FORZA ITALIA DI TERAMO
Forza Italia di Teramo, nell’esprimere le più sentite condoglianze ai familiari di Arbern Aliaj, lancia l’allarme sullo stato delle condizioni di sicurezza e della qualità nel lavoro edile in provincia di Teramo, e denuncia il triste primato negativo delle morti bianche nei nostri cantieri. “Morire di lavoro è uno scandalo in un Paese civile come l’Italia – si legge nella nota degli Azzurri aprutini - e le responsabilità vanno senz’altro ricercate in un perverso intreccio di “scarica-barile” a qualsiasi livello, assolutamente da condannare. A cominciare dalle false liberalizzazioni del governo Prodi che affossano ulteriormente la qualità del lavoro, minacciando la professionalità dei lavoratori e le loro condizioni sul territorio”.
Il Coordinamento nazionale di Forza Italia, infatti, riunito con i gruppi parlamentari di Camera e Senato, “ha esaminato minuziosamente i numerosi contenuti del decreto Visco-Bersani, con particolare attenzione alle norme fiscali che sono apparse ispirate ad una logica di stato di polizia e, come tali, utili a produrre la contrazione delle attività economiche più che l’emersione di redditi non dichiarati”. Forza Italia segnala con forza al presidente della Repubblica Napolitano la intenzione del governo “di ri-regolare complesse materie relative al monitoraggio delle minute transazioni, alla contabilità analitica delle micro-imprese, alla tassazione delle attività immobiliari, alla disciplina del commercio, dei servizi professionali e del trasporto pubblico e molto altro ancora, attraverso un decreto legge non preceduto da alcuna forma di dialogo sociale e probabilmente sostenuto dal ricorso all’ennesimo voto di fiducia del Parlamento”.
Questo processo decisionale violerebbe le fondamentali prerogative del Parlamento e non potrebbe non suscitare, dopo altri due voti di fiducia, una reazione proporzionata alla gravità degli atti del governo. “Forza Italia presenterà emendamenti in termini di quantità compatibili con i tempi di un’ordinaria attività di conversione del decreto, e, in termini di merito, utili a tutelare la libertà e la riservatezza delle attività economiche e professionali, ad eliminare norme fiscali inquietanti che scoraggiano lo sviluppo dell’impresa, a correggere le false liberalizzazioni con interventi organici sui mercati del lavoro, dell’energia, del trasporto pubblico, dei servizi professionali, rimuovendo concorrenze sleali come quelle rappresentate da una parte del sistema cooperativo nel consumo e nell’edilizia”.
Forza Italia ritiene necessario che tutti i partiti della Casa delle Libertà “procedano a coordinare sul territorio le iniziative politiche per un’azione condivisa in difesa della democrazia minacciata dalla sistematica violazione delle prerogative del Parlamento e da una odiosa volontà punitiva verso tutte le imprese, soprattutto di piccola dimensione, mentre sono protetti i privilegi di alcuni settori sociali ed economici. Forza Italia è un movimento autenticamente liberale, che opera per una società dinamica, liberata davvero da vincoli e rendite, capace di produrre e distribuire nuova ricchezza e di garantire le migliori condizioni ai lavoratori”. In quanto tale, Forza Italia “si oppone con determinazione alle forze illiberali dell’Unione che vogliono imbrigliare le attività economiche con norme invasive senza precedenti e predisporre le condizioni per una diffusa tassazione patrimoniale, nascondendo tutto ciò con la promessa di piccole ma fasulle liberalizzazioni di alcuni servizi marginali”.
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07/07/2006
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