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Sant'Elpidio a Mare fa scuola di risparmio energetico

Sant'Elpidio a Mare | Il comune fermano monterà il dibawatt e oltre 600 nuove lampade al sodio ad alta pressione, in 2500 punti luce della pubblica illuminazione

Contrastare l'effetto serra a cominciare da azioni di risparmio energetico, che si traducano fin da subito anche in risparmio economico.

Una lezione fondamentale per la qualità della vita e vantaggiosa per le tasche, che anche il Comune di Sant'Elpidio a Mare, dopo Monte San Vito e Arcevia (AN), ha sposato concretamente a partire dalla pubblica illuminazione. 

Quello elpidiense è, infatti, il primo Comune della Provincia di Fermo ad avere adottato il Dibawatt, un'innovativo apparecchio elettronico prodotto e sviluppato dalla Eligent srl di Grottammare, che è in grado di consentire un abbattimento fino al 40% dei consumi di energia elettrica e dell'inquinamento luminoso, e dunque consistenti risparmi economici.

L'accordo tra il Comune e la Eligent (del gruppo Energia), società Energy Service Company (E.s.Co.) in cui ha una piccola partecipazione anche Legambiente, è stato illustrato stamane presso il Municipio nel corso d'un incontro cui hanno preso parte l'Assessore all’Ambiente e ai lavori pubblici di Sant'Elpidio a Mare Rossano Orsili, ilConsigliere Comunale Gianmarco Governatori, l'Amministratore Delegato della Eligent Srl Adriano Maroni, Luigino Quarchioni Presidente Legambiente Marche Onlus e Renzo Marilungo Circolo Legambiente Porto S.Elpidio.

L'affidamento del servizio di risparmio energetico da parte del Comune alla Eligent, prevede la fornitura e installazione di ben 2.534 Dibawatt in altrettanti punti luce sull'impianto d'illuminazione comunale e di 646 lampade al sodio alta pressione in sostituzione delle vecchie lampade ai vapori di mercurio. Una volta completata l'installazione, è stimato che la formula Dibawatt+lampade consentirà di risparmiare fin da subito 800.000 kWh d'energia elettrica annui, 555.000 dei quali dal solo funzionamento dell'innovativo dibawatt: il Comune dovrebbe dunque passare dal consumo di 1.611.777 kWh all'anno di energia per l'illuminazione pubblica a circa 800.000 kWh annui. L'abbattimento dei consumi prodotto sarà tale, che oltre a far bene all'ambiente, farà bene anche anche alle casse dell'amministrazione comunale, producendo fin da subito un notevole risparmio concreto, praticamente a costo zero.

L'investimento del Comune infatti, di circa 176.000 euro, sarà suddiviso in 24 pagamenti rateali su 4 anni senza interessi, di importo sempre inferiore al risparmio ottenuto dall'energia elettrica non consumata: considerato che a bimestre il funzionamento di dibawatt e lampade dovrebbe far risparmiare al Comune circa 10.000 euro e che la rata bimestrale sarà di 7.350 euro, il Comune si pagherà la rata con il risparmio ottenuto e resterà perfino un ulteriore “risparmio netto”. A partire dal 5° anno, a saldo ultimato, l'Amministrazione di Sant'Elpidio a Mare continuerà a risparmiare energia, ma inizierà a beneficiare appieno di tutto il risparmio economico così ottenuto, stimato in circa 62.000 euro all'anno.

Se si considera che in Italia nel 2004 per la sola illuminazione pubblica sono stati consumati 5.917 milioni di kWh, pari a 12,6 milioni di TEP3 (Tonnellate Equivalenti di Petrolio) e a circa 4,26 milioni tonnellate di Co2 emesse in atmosfera (fonte “FACCIAMO PIENA LUCE”- indagine Nazionale di Legambiente sull'efficienza nell'illuminazione pubblica, marzo 2006), si comprendono subito le grandi potenzialità del Dibawatt, brevettato dalla Eligent.

In molti casi infatti si tratta ancora di impianti obsoleti in cui buona parte della luce è male direzionata o peggio dispersa verso il cielo, causando peraltro un diffuso inquinamento luminoso oppure sono sovradimensionati rispetto alle reali necessità, magari funzionando ininterrottamente a pieno regime mentre il flusso luminoso potrebbe essere a spegnimento programmato o ridotto, proprio come succede col Dibawatt.

All’accensione dell’impianto infatti, il dispositivo elettronico si mette in funzione fornendo alla lampada la potenza necessaria al suo avvio in maniera graduale. Questa semplice operazione, della durata di pochi minuti, fa sì che la potenza assorbita dalla lampada sia notevolmente più bassa rispetto a ciò che avviene nei comuni sistemi di alimentazione ferromagnetici. Al termine del ciclo di accensione il dibawatt continua a fornire alla lampada una potenza costante, minore rispetto ai valori registrati con i tradizionali sistemi di alimentazione. Per l’intero periodo di funzionamento durante le ore serali il dispositivo dibawatt continua ad erogare una potenza costante indipendentemente dal valore di quella fornita dal Gestore della rete di alimentazione delle lampade.

Il dispositivo, che può essere applicato su qualsiasi tipo e marca di lampada, consentirà inoltre di aumentare di circa 2 volte la durata media di una normale lampada, di rendere stabile continuativamente la potenza erogata alla lampada e di passare, in orari particolari e con l’applicazione di un semplice timer interno, alla modalità “Potenza ridotta”, che permette un ulteriore risparmio energetico, riducendo l’assorbimento di potenza della lampada.

05/07/2006





        
  



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