Il capoluogo del comune di Castorano è rimasto senza Farmacia anche se l’insegna s’illumina normalmente all’imbrunire della sera, ma il locale è chiuso e svuotato.

Dal 26 giugno scorso si è trasferita ed i cittadini che uscivano dall’ambulatorio medico e si recavano presso la farmacia trovavano la sorpresa. Senza nessun avviso ed avvertenza ne dal proprietario, ne dall’Amministrazione Comunale.

E’ stata trasferita nella frazione S. Silvestro, sulla Salaria, a 5 km dal centro storico.

Così, dopo la chiusura del piccolo, ma utile rifornimento di benzina, la divisione del territorio per l’ufficio postale con quello di Colli, anche la Farmacia è andata via dal capoluogo.

Alla faccia degli anziani e bisognosi che non hanno mezzi per potervi recare ad acquistare medicinali. La Farmacia rurale, così era chiamata, venne istituita a Castorano 53 anni fa dall’Amministrazione guidata dal sindaco Baiocchi Toni, fu una bella conquista.

Alcuni anni fa la dott.ssa Amadio aveva provato più volte a poter trasferire la farmacia senza riuscirci, grazie alla forte opposizione avuta dall’Amministrazione Comunale, sensibile alle esigenze dei cittadini. Le cose sono cambiate e l’attuale Amministrazione Comunale con sindaco Pezza ha dato parere favorevole allo spostamento, allargando la pianta organica del comune prevedendo una seconda farmacia, con delibera del consiglio comunale N15 del 24 maggio 2006 con voto unanime favorevole da parte di tutto il consiglio, allo spostamento della farmacia. Nella seduta consigliare erano assenti i consiglieri Marco Amatucci e Daniele Neri.

Di norma prima la Regione ed ora la Provincia , negli anni pari si fa la revisione delle piante organiche delle sedi farmaceutiche e negli anni dispari si aprono nuove sedi. Pertanto in data 16 maggio 2006 è stato dato parere favorevole dalla conferenza dei servizi degli enti coinvolti.

Una cosa è certa che Castorano capoluogo è privo di Farmacia ed i disagi sono molteplici specie per gli anziani, i più deboli ed indigenti. Si riaprirà un’altra farmacia? Quando? Questo è l’interrogativo che ogni cittadino si pone uscendo dall’ambulatorio medico. Un servizio così importante neanche per un’ora ci si doveva privare. Ma l’insegna della farmacia all’imbrunire della sera si accende, anche se nel locale non c’è assolutamente nulla.