Piani di coesistenza: riferimenti normativi ed aspetti tecnici
Monteprandone | Asteria a convegno: il supporto della ricerca per la coesistenza di modelli agricoli diversi
di Luigina Pezzoli
Il tema dal titolo: “Piani di coesistenza: riferimenti normativi ed aspetti tecnici” sarà dibattuto da Barbara Zambuchini, ricercatrice di Asteria durante lo svolgimento del meeting di presentazione del Progetto Life Ambiente 2005 Sapid,Strategie per la difesa dell’identità dei prodotti agricoli.L’agricoltura convenzionale, quella di qualità e quella transgenica possono coesistere soltanto rispettando criteri di trasparenza, scientificità, proporzionalità e specificità.
Giovedì 6 luglio 2006, nella sede della Regione Marche ad Ancona, si terrà il seminario ove verranno illustrati soprattutto i vari aspetti normativi che regolano la “coesistenza”, cioè i parametri per la coltivazione di colture geneticamente modificate e colture biologiche e convenzionali. Agricoltura biologica e convenzionale coesistono ormai da molti anni disponendo di consolidate norme che garantiscono una gestione efficace della loro convivenza.
Appare dunque chiara la necessità di regolamentare anche l’ingresso, nel nostro sistema agricolo, di coltivazioni geneticamente modificate al fine di preservare, da un lato le peculiarità e tipicità dell’agricoltura del nostro territorio e, dall’altro, la libertà dell’agricoltore di poter adottare questa nuova tecnologia.
Il progetto Sapid Life, iniziato lo scorso ottobre, è coordinato dall’Assam, ente di sviluppo agricolo della Regione Marche, e vede la collaborazione di altri importanti partners sul territorio, tra cui l’istituto di ricerca tecnologica applicata Asteria. Il progetto si pone l’obiettivo di fornire gli strumenti per gestire l’obbligo della coesistenza imposto dall’Unione Europea definendo un piano sulla base delle caratteristiche della nostra regione e testando il piano per valutarne l’efficacia.
Altra priorità del progetto è inoltre quella di individuare metodi e disciplinari per la salvaguardia e la garanzia delle produzioni agricole di qualità, ovvero quelle biologiche, tipiche e a denominazione di origine. «La possibilità della coesistenza dipende principalmente da tre fattori chiave, ovvero la tracciabilità, l’etichettatura e la capacità degli agricoltori di fornire prodotti, di qualunque filiera, conformi agli obblighi di legge – spiega Barbara Zambuchini - Il tema della coesistenza pone inoltre un problema di natura economica. È necessario, infatti, garantire da un lato la possibilità per gli agricoltori di coltivare sia colture GM che convenzionali o biologiche e, dall’altro, garantire ai consumatori la possibilità di scegliere fra prodotti realmente diversi».
Oltre alla normativa europea verrà presentato poi anche il piano normativo italiano con un focus sugli aspetti tecnici. Con il contributo dato a questo progetto, Asteria si riconferma dunque lodevole braccio operativo delle istituzioni per la tutela e la difesa delle produzioni del territorio e strumento valido di ricerca e sperimentazione a favore del tessuto economico e produttivo locale.
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05/07/2006
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