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Al via la mobilità dolce

Ascoli Piceno | Definita una rete di piste ciclabili dalla costa all’entroterra con il progetto Mo.Do. promosso dall’amministrazione provinciale.

La rete delle piste ciclabili

Una articolata rete di piste ciclabili che colleghi la costa Adriatica ai sentieri dell’entroterra del Piceno attraverso un naturale percorso “a pettine”: è questo uno dei principali obiettivi che si propone il piano sulla mobilità dolce, il cosiddetto progetto “MO.DO” promosso dall’ Amministrazione provinciale e presentato nella “Sala del Mare” della sede del Circondario della Provincia di Porto D’Ascoli. Un importante momento di confronto con gli enti locali che fa seguito ad un dettagliato lavoro di ricognizione dei percorsi di tutto il territorio provinciale che ha richiesto un impegno di alcuni mesi. I dati raccolti sono stati presentati e condivisi con i Comuni interessati per discutere sui temi legati alla costituzione della rete provinciale delle piste ciclabili.

All’incontro hanno preso parte il Presidente della Provincia Massimo Rossi, il vice Presidente Emidio Mandozzi, l’assessore provinciale all’Urbanistica Antonio Canzian, l’assessore provinciale ai Trasporti Ubaldo Maroni, l’assessore provinciale all’Agricoltura e Turismo Avelio Marini, l’assessore alla Viabilità del Comune di San Benedetto del Tronto Settimio Capriotti, i dirigenti Provinciali Domenico Vagnoni (in qualità di responsabile dei progetti speciali di coesione) Roberto Giovannozzi, Ivano Pignoloni, Roberto Fausti oltre a numerosi tecnici ed esperti del settore.

L’ipotesi di piano è stata elaborata dal gruppo di lavoro sulla “mobilità dolce” coordinato dal dirigente “Programmazione dello sviluppo e delle risorse economiche” Roberto Giovannozzi e composto dagli architetti Luigi Bonifazi, Carla Moretti e Silvia Vespasiani che si avvale della collaborazione dei tecnici del Servizio Urbanistica e delle analisi, delle cartografie del SIT (Sistema Informativo Territoriale della Provincia) curato dall’ing. Bruno Bonifazi.

 L’Amministrazione provinciale ha già ottenuto un finanziamento per la pista ciclabile “Onde Verdi” in zona valle del torrente Menocchia: il progetto definitivo prevede che il percorso si sviluppi per 10 km, dal comune di Massignano a quello di Carassai, prolungando pertanto il tracciato, seguendo gli argini del torrente, nel territorio di Cupra Marittima, per permettere il collegamento con la dorsale Adriatica. Strategico oltre la fascia costiera, risulta il corridoio vallivo del Tronto che rappresenta la derivazione più importante per l’entroterra montano con i suoi quasi 37 km di piste ciclabili. Di particolare interesse il percorso nella zona di Campolungo nel territorio di Ascoli, un’area caratterizzata da particolari valenze naturalistiche e di paesaggio agrario. Infine anche l’Unione dei comuni Valdaso propone un itinerario “LUNGASO” come suggestivo corridoio verde d’ingresso nei Sibillini.

“Le progettualità che stiamo sviluppando intendono essere il frutto della condivisione tra Provincia, Comuni e territorio – ha sottolineato il presidente Rossi – e si punta non solo a completare il percorso ciclabile sulla costa, attraverso la realizzazione di ulteriori e nuovi tratti sui diversi attraversamenti fluviali del corridoio adriatico, ma anche a creare una fitta rete di collegamenti tra la stessa dorsale adriatica e le penetrazioni vallive interne”.

Tra le fasce interne interessate dalla progettazione rientrano anche l’area della Sentina, ubicata in prossimità di Porto D’Ascoli, che vedrà il congiungimento della valle del Tronto con la dorsale adriatica ed il sentiero in località di Lido di Tre Archi che sfrutterà l’attraversamento fluviale sul fiume Tenna.  “Scopo del tavolo di concertazione – ha evidenziato l’assessore Marini - è stato pertanto quello di ipotizzare in maniera ordinata l’assetto dei futuri interventi in materia di mobilità dolce che costituisce una risorsa strategica a supporto delle attività turistiche della provincia anche in considerazione della politica dei marchi di qualità che intendiamo portare avanti”.

“Una struttura a pettine – ha dichiarato l’assessore Canzian – che segue la naturale morfologia del territorio che potrà non solo agevolare e migliorare sensibilmente il collegamento tra i luoghi dell’entroterra ed il versante costiero ma anche stimolare ed incentivare nei residenti l’uso della bicicletta. Un prezioso vantaggio quindi anche in termini ambientali e di salute”.

27/07/2006





        
  



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