Per la Riserva Sentina sembra sia arrivato il momento del “fare” dopo anni persi a “dire” di tutto e di più. Entro il 31 novembre di quest’anno dovranno essere operanti : regolamento, piano di gestione e programma degli investimenti pena la perdita del finanziamento regionale di 422 mila euro. Accettando la nomina a Presidente del Comitato di gestione e indirizzo della Riserva Naturale il neo eletto Pietro D’Angelo, dopo aver ringraziato il Sindaco Giovanni Gaspari per averlo nominato :”Non per soddisfare equilibri politici ma per la mia conoscenza della zona che risale al lontano ‘83 “ ha subito stilato una serie di interventi e richieste prioritari per soddisfare i requisiti della delibera regionale che, al 14 dicembre del 2004 (nr.156) istituiva la Riserva . “Non possiamo e non dobbiamo perdere questa ennesima occasione. Altrimenti ci rimarranno solo gli investimenti triennali per le Riserve” ha tentuto a sottolineare con forza il neo eletto.

Innanzitutto la sede. Essa dovrà assumere una presenza fisica in un locale provvisorio, in attesa della sistemazione definitiva in uno dei casolari ristrutturati, munito di computer, personale e archivio. Poi si dovranno iniziare tutta una serie di interventi atti a riqualificare (il Fosso Collettore), rinaturalizzare , rivitalizzare l’area. In concreto occorre far sì che, ad esempio, il Fosso Collettore (che ne costituisce il confine a Nord) riacquisti la sua antica funzione di raccoglitore e deflusso delle acque piovane ripulendone l’alveo. Che la Zona Umida torni ad essere tale grazie all’intervento di una ditta specializzata in materia, e che grazie ad una segnaletica ed a sentieri oggi inesistenti ci si possa orientare all’interno dell’intera zona protetta. A tutela e a garanzia che vengano rispettati i regolamenti di traffico e di comportamento occorre una fattiva e assidua presenza della Polizia Comunale

Dal 1963 al 2003 l’erosione si è portata via 171 metri di costa. Occorre fare qualcosa ed al più presto ricorrendo a soluzioni alternative alle barriere visto che il regolamento per le Riserve Naturali non le contempla. Per i Casolari della Sentina, alcuni dei quali come la “Torre del Porto” (Anno 1543) di alto valore storico va effettuato un restauro conservativo.. Va fatta una severa indagine conoscitiva per stabilire l’effettivo funzionamento del depuratore idrico visto la presenza massiccia di odori nauseabondi nella zona :”Non esiterò a rimpiazzare il responsabile se ciò si dimostrasse necessario” ha aggiunto lapidariamente D’Angelo.

Affinché la Sentina diventi “Un posto per tutti” occorre avviare al più presto un progetto, finanziato dalla Regione, teso ad ampliare la rete delle piste ciclabili coinvolgendo la Provincia di Ascoli e i comuni della vallata.:”Se le richieste e gli interventi dovessero tardare o essere inascoltati non esiterò un attimo più del necessario a dimettermi e lasciare il compito ad altri” conclude in modo risoluto D’Angelo. Ma Gaspari, nominandolo, non ha dubbio di aver fatto la scelta giusta :” Questa è la prima nomina del mio mandato e la scelta di D’Angelo per quella carica è prima di tutto un atto dovuto ad una persona che ha fatto la storia della Sentina in quanto Riserva e oasi naturale”. Il secondo nome è quello del Professor Giuseppe Marcucci a secondo rappresentante del Comune in seno al Comitato.:”Persona che ha fatto dell’ambiente una scelta di vita – precisava Gaspari - e che insieme a D’Angelo rappresenta una garanzia”.

“Visto che negli ultimi tempi mi si accusava di essere un po’ statico - concludeva Gaspari con una vena di polemica – ecco la mia terza nomina nella persona della signora Assunta Cassa a Presidente della PicenAmbiente Energia”.