La notte, al Teatro delle Fonti, è stata rischiarata dalle fiammelle degli accendini rivolti verso il cielo, bastava che Francesco De Gregori accennasse qualche accordo iniziale di uno dei suoi immensi successi, per suscitare nel pubblico emozioni profonde. La tappa ripana del “Calypsos tour” è stata un susseguirsi di ricordi ed emozioni.

Oltre a nuove canzoni, il cantautore romano ha voluto regalare ad un auditorio che sfiorava le duemila presenze i suoi brani più significativi, come “Titanic”, “La donna cannone”, “Rimmel”, “Alice non lo sa”, “Generale”; brani che possono essere accostati a dei componimenti poetici, anche se l’artista, in una recente intervista a La Repubblica, fa capire di non gradire un tale paragone: “…la poesia trova la sua musicalità e il suo ritmo nelle parole, mentre il testo di una canzone viene scritto in funzione della musica, quindi la parola non è autonoma. La canzone senza musica è mutilata.”

La versione “roccheggiante” di “Buonanotte fiorellino” è stata molto gradita dal pubblico, che ha dimostrato di non essere “conservatore”, come lo definiva bonariamente il cantautore romano nella medesima intervista: “Il pubblico è conservatore…va a sbattere addosso ad una canzone in un certo momento della sua vita e quella canzone resta esattamente come l’ha sentita quel giorno...ma per me è un giorno di venti o trenta anni fa…per me che ci lavoro con le canzoni è fatale che esse cambino e si rinnovino…”

I brani proposti ieri hanno avuto come filo conduttore l’amore, ed infatti, lo stesso De Gregori ha voluto sottolineare che il concerto è stato completamente dedicato al sentimento più bello: “Amatevi! Vogliatevi bene!” grida . Ed il suo pubblico, che lo ama, risponde con un ovazione. De Gregori si presenta sul palco accompagnato dagli amici che da alcuni anni lo seguono nelle tournée: Alessandro Svampa alla batteria, Alessandro Arianti alle tastiere, Alessandro Valle pedal steel guitar e chitarra, Lucio Bardi e Paolo Giovenchi alle chitarre, e naturalmente, Guido Guglielminetti, storico capobanda, al basso.

Rispetto a come siamo abituati a ricordarlo, il cantautore romano ha un nuovo look: capelli rasati, e senza barba; nuova immagine dunque, ma la voce è sempre la stessa…Una voce inconfondibile, capace di generare sentimenti e ricordi forti. In un concerto dedicato ai sentimenti del cuore, forse giustamente, è mancata una canzone richiesta a gran voce da gran parte dei presenti: “Viva l’Italia”, un brano recentemente lasciato utilizzare per la campagna referendaria sulla costituzione: “Ho lasciato che utilizzassero questo brano perché mi sembrava importante contribuire alla vittoria del No…”, rivela l'artista.

Il Sottosegretario agli Affari Regionali ed alle Autonomie Locali Pietro Colonnella contempla il Teatro delle Fonti, definendolo uno scenario stratosferico; mentre il prof. Remo Bruni, Assessore alla Cultura di Ripatransone, palesemente emozionato, commenta:…“La musica di De Gregori è stata ed è tuttora una parte importante della mia vita e dei miei ricordi, e questa sera è venuta a trovarmi!”.