Stagione estiva entrata a pieno regime, chiediamo al Presidente del Consorzio Turistico Riviera delle Palme, Marco Calvaresi di fare un punto della situazione su come sta andando e sui progetti per il futuro del turismo.

La stagione turistica è entrata nel vivo, come vede il mese di luglio, per ciò che riguarda le presenze?
“Credo che ci troviamo di fronte ad uno dei migliori luglio degli ultimi 10 anni, gli alberghi sono tutti pieni, e questo dimostra che la promozione fatta nei mesi scorsi è stata efficace e di impatto”.

Amministrazione comunale da poco insediata. I suoi consigli e proposte al nuovo assessore al turismo Mozzoni?
“Consigli ben pochi. Mozzoni è un ottimo rappresentante per il turismo sambenedettese, anche se non ha un compito facile, visto che si trova a doversi occupare di una “patata bollente”. L’aver scelto un operatore turistico come assessore è un segnale grande dell’amministrazione che pone gli operatori, un domani, a non dover recriminare nulla a nessuno”.

Sulla “patata” Palazzina Azzurra, quale è il suo punto di vista?
“In questo momento vorrei capire, è anche vero che bisogna fare un discorso di qualità in tutti i settori. Come per il nuovo lungomare è importante avere nella città qualcosa che ci identifichi, per Senigallia è la Terrazza sul mare a Grottammare il Kursaal, è importante non limitarsi ad una sola destinazione della Palazzina, ma farne un uso centrale per il turismo in generale”.

Quali le prossime iniziative di promozione turistica del Consorzio?
“Stiamo realizzando una grande operazione di Marketing con un istituto di credito in una regione vicina a noi, nel nostro futuro c’è sinergia. Continuano le collaborazioni e alleanze strategiche con attenzione verso l’estero, inoltre sappiamo che un ruolo importante nel nostro futuro sarà dato da internet. Per ciò che rigurda le fiere, pensiamo ad un ruolo rappresentativo e marginale, da lasciare alla Regione Marche per cercare nuovi flussi”.

I rapporti con gli altri comuni dell’entroterra, che fanno parte del Consorzio?
“Trovo che alcuni comuni dell’entroterra soffrano della sindrome della Repubblica di San Marino…”