Con viva soddisfazione è stata accolta, dagli operatori balneari aderenti alla Fiba Confesercenti delle Province di Ascoli e Fermo, la decisione del Vice presidente del Consiglio e ministro dei Beni culturali, Francesco Rutelli, che ha sospeso l’aumento del 300% dei canoni demaniali, rinviando a fine settembre ogni decisione in merito.

“Una decisione rapida ed opportuna che scongiura il rischio della chiusura di migliaia di piccole e medie imprese turistiche del settore balneare e salva la stagione da una stangata insostenibile”.

Questo il primo intervento del presidente nazionale della Confesercenti, Marco Venturi, su una notizia che si attendeva da tempo e che dimostra una diversa sensibilità del nuovo Governo Prodi su questa scottante materia. Il provvedimento è stato salutato con soddisfazione anche dalla Federazione dei balneari, Fiba-Confesercenti.

“Ora bisogna approfittare del tempo disponibile fino alla scadenza del rinvio, a fine settembre – aggiunge Venturi – per cambiare un provvedimento che sta sulla testa di operatori e consumatori come una spada di Damocle.Per questo chiediamo al ministro di convocarci al più presto per mettere a punto insieme un nuovo provvedimento in grado di salvaguardare un settore che con il suo indotto muove ogni anno un giro d’affari da 36 miliardi di euro. Si tratta, infatti, di un comparto – conclude il presidente di Confesercenti – che con le sue oltre 20 mila imprese rappresenta la prima linea del turismo estivo: nei prossimi mesi, secondo la recente indagine Confesercenti-Swg, le strutture balneari ospiteranno lungo le coste italiane, il 71% dei vacanzieri”.

“E’ già molto che i nostri concessionari di spiaggia possano finalmente lavorare in pace già dall’inizio di questa stagione” – aggiungono all’unisono Ilenia Illuminati, Raimondo Fiorelli e Roberto Sestri, rispettivamente Vice presidente nazionale, Presidente, Segretario dell’Associazione concessionari di spiaggia di San Benedetto: tutti esponenti di rilievo ed aderenti alla Fiba Confesercenti.
E’ giusto anche ricordare che i concessionari di spiaggia della Riviera delle Palme sono tra i pochi operatori che hanno bloccato (e non aumentato, come è successo altrove) nel 2006 le tariffe balneari.